La biodiversità delle Galapagos su Street View

Il team di Street View è volato nelle Galapagos, immortalando l'ecosistema e le specie animali che nel 1835 contribuirono agli studi di Charles Darwin.
La biodiversità delle Galapagos su Street View
Il team di Street View è volato nelle Galapagos, immortalando l'ecosistema e le specie animali che nel 1835 contribuirono agli studi di Charles Darwin.

In questi giorni si celebra il 178esimo anniversario dell’arrivo di Charles Darwin nelle Galapagos, tappa di importanza determinante per i suoi successivi studi e per lo sviluppo delle teorie relative all’evoluzione. L’arcipelago di origine vulcanica rappresenta un luogo unico al mondo per la sua biodiversità, con specie che si sono adattate all’ambiente nei modi più disparati. Per l’occasione, Google ha intrapreso un viaggio di dieci giorni sul posto.

Il risultato è il documentario in streaming di seguito (chi fatica a comprendere il parlato in inglese può attivare i sottotitoli). Un gruppo di ricercatori ha raggiunto le isole per osservarne da vicino l’ecosistema. Con loro anche il team di Google Maps, invitato dal direttorato del Galapagos National Park e dalla Charles Darwin Foundation, per contribuire alla mappatura di un territorio fino ad oggi rimasto privo di una dettagliata e approfondita copertura fotografica. La strumentazione utilizzata è ovviamente il Trekker, uno zaino da 18 Kg composto da fotocamere e software capaci di catturare immagini panoramiche a 360 gradi.

Gli scatti sono stati accuratamente assemblati e caricati sui server di Street View, disponibili per chiunque lo desideri. Basta un click, oppure un tap sui dispositivi touchsceen, per veder comparire sullo schermo la natura incontaminata del luogo e mettersi alla ricerca delle specie animali incontrate da Darwin nella sua spedizione del 1835. L’operazione, annunciata per la prima volta nel maggio scorso, ha anche un secondo fine, molto più importante dal punto di vista scientifico: servirà come base per futuri studi sull’ambiente, sui flussi migratori e per la tutela di un’area tra le più suggestive e incontaminate del pianeta.

Non è la prima volta che Google porta su Street View un territorio che può a tutti gli effetti essere considerato un paradiso naturale sulla Terra. È già successo con Everest e Kilimangiaro, con le profondità degli oceani e Antartide.

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