La durata della batteria non è di certo l’elemento di punta di iPhone, così come generalmente del vasto mondo degli smartphone. Le funzioni che avvicinano questi strumenti da taschino più a computer che a meri strumenti per le chiamate, le connessioni alla Rete di ultima generazione, la capacità di intrattenere l’utente con applicazioni e giochi dalla grafica curatissima, richiedono un approvvigionamento d’energia non indifferente. Così, capita molto spesso che un fiammante melafonino non superi una singola giornata d’autonomia. Ma cosa potrebbe succedere se la batteria fosse ricaricata continuamente dal sole?
Un annuncio di lavoro, apparso sul sito ufficiale di Apple, fa esplicito riferimento alla ricerca di esperti nella progettazione di circuiti a energia solare. In particolare, il gruppo di Cupertino vorrebbe assumere degli ingegneri per lo sviluppo e il posizionamento di pellicole per semiconduttori sensibili alla luce, forse da inglobare proprio nel prossimo iPhone top di gamma.
La precisa strategia della Mela non è ovviamente conosciuta, ma già da tempo sul mercato vi sono società che si occupano di integrare sensori solari – del tutto invisibili – sulla superficie e sugli schermi dei device elettronici. È il caso della francese Sun Partner, così come qualche tempo fa si è appreso da GreenStyle: la società ha sviluppato delle celle fotovoltaiche completamente trasparenti, inglobate in un sottolissimo microfilm che può essere installato sia sopra il vetro dello schermo che sotto, per non interferire con i sensori del touchscreen. Così facendo, un terminale può essere costantemente ricaricato anche durante l’utilizzo, senza che il design debba essere modificato per inglobare classici mini-pannelli solari neri.
Qualora Apple decidesse davvero di optare per il solare – e di farlo tramite il ricorso a microfilm trasparenti, così come si potrebbe dedurre dall’annuncio – la scommessa non potrebbe che essere vincente. Quale miglior modo per ingolosire l’utenza, se non la presentazione di un melafonino che non necessita di essere continuamente collegato alla rete elettrica, la cui carica è sempre costante e virtualmente acceso per giorni senza che il proprietario faccia sforzo alcuno? Bisognerà però attendere prima di vederne un’applicazione reale: iPhone 6 non uscirà prima dell’estate del 2014, mentre gli imminenti iPad pare non saranno dotati di una simile tecnologia.