Apple non svela il dato sulle prevendite di iPhone 5C e Wall Street trema: la strada per recuperare la fiducia degli investitori continua a essere in salita per il gruppo di Cupertino. Ma c’è anche chi va controcorrente: bisogna dar fiducia alla mela morsicata.
Apple ha aperto negli Stati Uniti, e nelle altre nazioni in cui iPhone 5C sarà disponibile dal 20 settembre, la scorsa settimana le prevendite del melafonino colorato. Dall’osservazione empirica sembra che tutto proceda per il meglio in quel di Cupertino, perché i tempi di disponibilità di tutti i modelli si sono dilungati di 10-15 giorni, segno di come gli stock iniziali siano stati tutti assegnati. La società ha però saltato il suo tradizionale, sebbene non dovuto, appuntamento con la stampa e la borsa non l’ha presa molto bene.
Da iPhone 4 in poi, infatti, la Mela è solita annunciare il numero delle prevendite il lunedì successivo all’apertura degli acquisti online, ma questa volta pare non voglia proferire parola. La motivazione potrebbe essere fin troppo semplice: quest’anno sono ben due i melafonini disponibili e per iPhone 5S non vi sono prevendite, quindi probabilmente Apple sta aspettando il 20 settembre per fornire un dato aggregato. Basti pensare alle conferenze per i risultati dei quarti fiscali o alla disponibilità dei nuovi iPad: Apple non fornisce informazioni dettagliate su quale modello sia stato maggiormente venduto, ma consegna dati sulla famiglia iPad al suo completo. È probabile, perciò, che faccia lo stesso con i melafonini.
Il silenzio non è però stato apprezzato in borsa, dove il titolo ha perso altri 9 dollari per azione, perdendo prima 14 punti percentuali e poi risalendo fortunatamente, in fase di premarket, a un più contenuto -3%.
Ci sono però delle evidenze che tratteggiano uno scenario tutt’altro che nefasto per Cupertino. Oltre ai già citati stock in esaurimento, la borsa non sembra tener conto del fatto che iPhone 5C sia destinato a vendere alla grande in abbinato ai contratti degli operatori e alcuni movimenti di T-Mobile sembrano confermarlo. Mentre AT&T propone iPhone 5C da 16 GB a un prezzo d’entrata di 99 dollari, abbinato a un contratto da 22 dollari per 24 mesi, T-Mobile ha già deciso di proporlo senza oboli d’ingresso. Non si tratterebbe di una svalutazione del terminale, bensì di una risposta all’alta domanda: pare che il carrier ritenga, date le numerose richieste, di poter recuperare i 99 dollari d’ingresso con la distribuzione di molti più esemplari di quanto previsto. Nel frattempo, dalle pagine del Guardian si chiede fiducia al gruppo californiano: iPhone 5C sta seguendo le logiche di marketing solite di iPod e sarà quindi un grande successo, basta crederlo. Sarà davvero così?