Agli Emmy Awards trionfano Breaking Bad e iPhone 5C. Il nuovo melafonino non si è ovviamente aggiudicato alcuna statuetta, tuttavia Apple ha colto l’occasione di una platea così numerosa per lanciare il nuovo spot dedicato allo smartphone. Un filmato che definire “rumoroso” è quasi un eufemismo.
Si è già appreso come la “C” di iPhone 5C non significhi affatto “cheap”, ovvero economico. Sarebbe però altrettanto sbagliato pensare che la lettera indichi solamente le varietà di tonalità di cui si caratterizza il melafonino, così come lo spot Apple sembra confermare: iPhone 5C è «for the colorful», dove per “colorful” pare proprio si intendano dei personaggi particolarmente coloriti.
Il filmato, già anticipato all’evento di presentazione del 10 settembre e ora montato e riadattato per la diffusione televisiva, è un concentrato di simpatica confusione. Protagonista non è tanto lo smartphone quanto i suoi utilizzatori, uomini e donne di tutto il mondo particolarmente eccentrici e chiassosi. Tutti urlano d’entusiasmo nel chiamare i loro cari con iPhone 5C, dalla pensionata tedesca a bagno in mare alle ragazze giapponesi dai capelli multicolor, dal gioviale messicano baffuto alla coppia dei due inguaribili appassionati del cosplay. È più evidente il messaggio che Apple vuol far passare con questa comunicazione pubblicitaria: iPhone 5C è lo strumento per chi si diverte, per chi prende la vita con leggerezza, per chi non ha timore di esprimere la più straripante personalità. Ecco la versione TV della campagna.
Vi è però un rovescio della medaglia, forse non propriamente atteso in quel di Cupertino sebbene le vie del marketing siano infinite, su cui i social network stanno già ironicamente discutendo. I personaggi scelti per questo spot sono quasi fastidiosi per i loro eccessi comunicativi, se così li si vuol definire, tanto che gli italiani su Twitter e Facebook si stanno ponendo il dubbio che quel «for the colorful», tanto ribadito dall’azienda, indichi semplicemente quel che nel linguaggio comune verrebbe identificato come “tamarro”. D’altronde, chi mai vorrebbe trovarsi seduto di fianco a simili urlatori sui mezzi pubblici o in altre situazioni sociali? Di seguito, la versione estesa dello spot.