Gli utenti che acquistano un Samsung Galaxy Note 3 in regioni come l’Europa e gli Stati Uniti non saranno in grado di utilizzare una SIM card proveniente da una regione diversa dalla quale lo smartphone è stato comprato. Un region-lock piuttosto strano ma che riguarda tutte le versioni del nuovo dispositivo vendute nel Vecchio Continente.
I Galaxy Note 3 europei e statunitensi sembrano dunque funzionare, al pieno delle proprie funzionalità, solamente nelle aree in cui sono stati acquistati. Anche se il dispositivo infatti è in grado di connettersi ai network esteri, non sarà in grado di farlo attraverso l’utilizzo delle SIM card di altri territori. Ne consegue che i proprietari dovranno pagare le tariffe di roaming internazionale imposte dal proprio gestore di appartenenza, al fine di usare ad esempio la connessione dati in un altro continente. Si tratta di una pessima notizia soprattutto per i viaggiatori o per gli uomini d’affari che necessitano di usare il Note 3 nei viaggi di lavoro.
Per questo motivo, il rivenditore britannico Clove è stato costretto a limitate le spedizioni del Galaxy Note 3 soltanto all’interno dell’Unione europea a causa della seguente etichetta presente in ogni unità del device.
«Stiamo accettando e consegnando tutti gli ordini pervenuti dall’Europa, con l’eccezione delle nazioni menzionate», spiega Clove, poiché in altre regioni diverse da questa il telefono non funzionerà: se ad esempio un americano decidesse di acquistarne un’unità proveniente dal vecchio continente, sarebbe costretto a usare una SIM dello stesso territorio. Si capisce chiaramente come tale region-lock rappresenti un grosso problema per numerosi utenti che, viaggiando in Paesi lontani, decidono solitamente di acquistare una scheda SIM locale per contenere le spese relative al traffico dati.
Samsung non ha ancora spiegato la motivazione di una tale scelta, lasciando alla propria divisione tedesca diramare una conferma sulla limitazione applicata. Non è dunque noto se si tratti di un blocco hardware o software.