Steve Ballmer, addio con ultimo memorabile show

Steve Ballmer lascerà Microsoft nei prossimi 12 mesi, per cui quello di ieri è stato il suo ultimo discorso davanti ai dipendenti. I presenti all’incontro, avvenuto nella KeyArena di Seattle (il vecchio stadio della squadra di basket), hanno assistito all’ennesimo show dell’ex CEO, di cui purtroppo non è disponibile nessun video. Visibilmente commosso, Ballmer ha parlato per un’ora, toccando diversi argomenti, dal suo arrivo in Microsoft alla recente acquisizione della divisione Device & Services di Nokia.

Durante l’evento, Ballmer ha incitato la folla saltando sul palco sulle note di tre canzoni: Can’t Hold Us del duo rapper Macklemore e Ryan Lewis, Wanna Be Startin’ Somethin’ di Micheal Jackson e I’ve Had The Time of My Life, il famoso brano del film Dirty Dancing. La seconda canzone era già stata eseguita al primo meeting aziendale nel 1983. «The sound of Microsoft!», ha urlato Ballmer che, al termine, si è commosso. Dopo aver ringraziato i presenti (migliaia di dipendenti della sede di Redmond) e gli oltre 25.000 collegati in streaming video, ha ripercorso brevemente la sua carriera, discutendo inoltre del suo piano di trasformare l’azienda da software house a devices & services company.

Abbiamo un potenziale incredibile davanti a noi, abbiamo un destino incredibile. Solo la nostra azienda e poche altre sono pronte a scrivere il futuro. Vogliamo pensare in grande, vogliamo scommettere in grande.

Ballmer ha approfittato dell’occasione per criticare i concorrenti, dichiarando che Apple significa “alla moda”, Amazon significa “economico”, Google significa “conoscere di più”, ma Microsoft significa “fare di più”. Queste sono state le ultime parole che Ballmer ha pronunciato davanti ai suoi dipendenti:

Credo in voi, credo nella missione. Siamo stati una grande azienda per anni. Saremo una grande azienda per molti anni ancora.

Microsoft ha già iniziato la ricerca del nuovo CEO. Negli ultimi giorni sembrano aumentate le chance per Alan Mulally, attuale CEO di Ford.