Iniziano a concretizzarsi le indiscrezioni che, nel corso degli ultimi mesi, hanno decretato Apple pronta a lasciare definitivamente Samsung per la produzione dei propri chipset. Secondo gli ultimi report, con il lancio degli A8 la fabbricazione di SoC ARM sarà al 60-70% ad appannaggio di TSMC, mentre la transizione completa dovrebbe avvenire con gli A9.
Si è parlato a lungo della possibilità che Apple abbandoni il partner storico Samsung – forse anche a causa della rivalità sul mondo Android e delle numerose cause legali che han visto le due aziende contrapposte – per trovare nuovi impianti per la produzione dei suoi chipset. Questo partner sarebbe stato individuato in TSMC, società di Taiwan, ma la collaborazione è sempre parsa distante nel tempo per i volumi inferiori che l’azienda sarebbe in grado di garantire al gruppo di Cupertino. A quanto pare, invece, degli investimenti strategici renderebbero il tutto possibile già dal prossimo anno.
Secondo quanto riporta la testata Hankyung, un quotidiano coreano, TSMC entrerà in gioco nel 2014 con la realizzazione dei chipset A8, i successori dell’attuale A7 a 64 bit. Gli ordini saranno inizialmente spartiti proprio con Samsung, tuttavia il 60-70% sarà ad appannaggio esclusivo del collaboratore di Taiwan. Sebbene i dettagli degli accordi non siano stati resi pubblici, pare che Apple senta la necessità di staccarsi al più presto dal gruppo sudcoreano.
Dagli schermi ai processori, Apple sta sempre più fuggendo da Samsung. Per i display è ormai noto come la Mela si stia orientando verso Sharp e la sua tecnologia IGZO, per i chipset fino a oggi le alternative sono apparse meno concrete. Samsung produce i SoC di Cupertino sulla base di specifiche tecniche proprietarie della stessa Apple, per piattaforme ARM modificate rispetto a quelle standard di mercato. L’egemonia del gruppo non è mai sembrata in pericolo imminente – l’enormità dei volumi garantiti da Samsung è difficile da eguagliare sul mercato – tuttavia Apple sarebbe del tutto pronta anche a rimetterci in termini di tempistiche e investimenti pur di allontanarsi definitivamente da quel partner-rivale sempre più scomodo. Non manca una piccola curiosità: TSMC è specializzata nella fabbricazione di circuiti miniaturizzati, non a caso è particolarmente innovativa per i processori da 28 nanometri o inferiori. Questo potrebbe tradursi in un forte risparmio della durata della batteria e in un design ancora più sottile per iPhone 6.