A partire dalla tarda serata di ieri, accedendo al motore di ricerca o ad uno dei tanti servizi offerti da Google, l’utente visualizza un messaggio che avvisa dell’aggiornamento dei termini di servizio. È bene dedicare alcuni minuti per capire nel dettaglio cosa comporta la modifica, attiva a partire dall’11 novembre 2013. Il gruppo di Mountain View ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un documento che spiega in modo approfondito le variazioni apportate.
In questo articolo cercheremo di riassumere le novità in modo sintetico e comprensibile anche da parte di chi ha poca dimestichezza con l’ambito Web. L’update comporta sostanzialmente la possibilità di veder comparire il proprio nome e la foto del profilo all’interno dei prodotti Google tra i quali i risultati del motore di ricerca e gli annunci pubblicitari. Facciamo riferimento alla pagina Aggiornamento termini di servizio per un riepilogo.
Nome e foto profilo in recensioni e pubblicità
Contatti e familiari potrebbero visualizzare il nome e la foto del profilo di un utente, oltre alle recensioni condivise, i commenti scritti e gli annunci sui quali è stato fatto +1. Questo accade esclusivamente quando l’utente compie un’azione in modo attivo (+1, commento ecc.) e le uniche persone che possono vedere tutto questo sono quelle con le quali si è scelto di condividere tali contenuti (tutti per impostazione predefinita). Google ribadisce che gli utenti hanno il controllo su ciò che condividono.
Il cambiamento riguarda tutti i servizi offerti: dalle ricerche online a Maps, dallo store Play ad Adwords. Ad esempio, gli amici possono vedere come un utente ha votato un album su Google Play, oppure i +1 affidati alle attività commerciali della propria città.
Il cambiamento riguarda naturalmente anche le inserzioni pubblicitarie: se, poniamo, abbiamo fatto +1 o recensito un hotel che ci è piaciuto, e quell’hotel utilizza il network di Google per pubblicizzarsi, nello spot di quell’hotel potrebbe comparire ai nostri amici il nostro nome, la nostra faccia e un estratto della nostra recensione. Ovviamente, se in passato si è scelto di non condividere i propri +1, il motore di ricerca continuerà a non farlo, così come la visualizzazione di questi elementi non riguarda gli utenti che non hanno ancora compiuto il 18esimo anno di età.
La modifica più controversa è naturalmente l’uso del proprio volto, del proprio nome e dei propri scritti negli annunci pubblicitari gestiti da Google. Per impedire che queste informazioni vengano mostrate negli annunci basta aprire la pagina Consigli condivisi, scorrere fino in fondo e disattivare la voce “A seconda della mia attività, Google può mostrare…”. L’impostazione, va ribadito, influisce solo sugli annunci e non disabilita la comparsa dei propri dati in altri prodotti Google.
Utilizzo sicuro dei dispositivi mobile
Google ha inserito nel documento relativo alla modifica dei termini di servizio anche una nota che riguarda l’utilizzo dei dispositivi mobile. Si tratta semplicemente di un consiglio: non utilizzare i servizi di bigG quando si sta facendo qualcosa che richiede la massima attenzione, ad esempio guidare.
Sicurezza della password
Ancora una volta, Google fornisce alcuni consigli per assicurare un adeguato livello di sicurezza e protezione del proprio account. Il riferimento è alla password, che non deve essere mai ceduta ad altri e può beneficiare di strumenti come la verifica in due passaggi o la generazione di codici specifici per le singole applicazioni.