Apple, a rischio i privilegi fiscali in Irlanda

Il governo irlandese sta considerando di eliminare ogni privilegio fiscale per aziende come Apple: il piano farà parte del budget 2014.
Apple, a rischio i privilegi fiscali in Irlanda
Il governo irlandese sta considerando di eliminare ogni privilegio fiscale per aziende come Apple: il piano farà parte del budget 2014.

Il governo irlandese ha dichiarato che considererà l’eliminazione di ogni privilegio fiscale concesso a diverse aziende come Apple. Il Paese sta preparando il programma 2014 per il budget e potrebbe valutare un provvedimento del genere.

Il budget per il nuovo anno potrebbe segnare la fine di quello che numerosi legislatori hanno definito come una “scappatoia fiscale” che ha permesso alla divisione europea di Apple di pagare un’aliquota fiscale sotto al 2%, di gran lunga inferiore a quella imposta sulle società irlandesi. La nuova legge finanziaria, che verrà presentata nelle prossime settimane, non dovrebbe pertanto più consentire alle aziende straniere di dichiararsi apolidi per ottenere vantaggi fiscali.

«Lasciatemi essere chiaro. L’Irlanda vuole far parte della soluzione di questa sfida fiscale globale, non certo essere parte del problema», ha commentato il Ministro irlandese, mentre nel comunicato stampa diffuso per l’occasione si legge che «la seconda misura da inserire nel nuovo disegno di legge è relativa al cambiamento delle regole per le società internazionali che vada a eliminare gli squilibri, che vengono utilizzate per permettere alle aziende di essere “stateless”». Il governo irlandese sta lavorando attivamente con l’UE e con l’OECD per eliminare ciò che chiama «una pianificazione fiscale aggressiva» da parte di alcune corporazioni: a suo parere si tratta «di una questione importante per i legislatori di tutto il globo e che deve essere affrontata. L’Irlanda è molto coinvolta nel processo che andrà ad affrontare questa questione».

Le divisioni Apple di Europa, Medio Oriente, India, Africa e Asia hanno sede a Cork ma sono considerate dall’Irlanda come controllate e gestite da Cupertino, pertanto non tassabili localmente. Com’è noto, numerose grosse imprese statunitensi hanno una propria sede a Cork o a Dublino per pagare il più basso livello di tasse europee, ma trattasi di un escamotage – comunque legale – che potrebbe aver fine molto presto: le nuove regole potrebbero infatti entrare in vigore entro maggio del 2015.

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