Quello su Apple TV sta diventando un vero e proprio mistero: da settimane si alternano indiscrezioni di varia natura sul possibile rilascio di un nuovo hardware, ma i rumor sono fra di loro così contrastanti tanto da rendere complessa una previsione certa. A buttar acqua sul fuoco degli entusiasmi della scorsa settimana, quando da Amazon si è palesata la possibilità di un nuovo set-top-box, è MG Siegler, giornalista di TechCrunch e partner di Google Ventures: il progetto Apple TV è in ritardo.
«Sento il dovere di gettare un po’ d’acqua sul fuoco dei rumor. Sebbene non abbia avuto notizia di nulla di concreto, le indiscrezioni più recenti che ho sentito parlano di un progetto Apple TV lievemente in ritardo.»
Queste le parole dell’esperto, pubblicate sul suo blog ParisLemon. A quanto pare, una nuova Apple TV – ridefinita sia nelle funzioni che nel design – sarebbe in arrivo entro la fine dell’anno, ma non verrà presentata domani all’evento allo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco. Cupertino sarebbe in ritardo sulla tabella di marcia e, così, l’aggiornamento avverrà probabilmente a novembre inoltrato, senza grandi eventi di supporto.
Secondo Siegler, l’imminente set-top-box non sarà un sistema televisivo in senso stretto – niente iTV, in altre parole – ma vedrà una nuova modalità di interazione tra utente e dispositivo, forse con una tastiera esterna o con l’impiego di Siri. Remota pare essere la posssibilità che Apple abiliti una sezione di App Store dedicata esclusivamente ad Apple TV.
Nel frattempo, emergono dubbi sulla possibilità di un terzo evento Apple entro la fine dell’anno, anche perché i prodotti che la Mela dovrebbe presentare domani – iPad Air, iPad Mini 2, i nuovi MacBook Pro, Mac Pro e OS X Mavericks – rischiano di essere troppi per le tempistiche tipiche di Cupertino. Si tratta di un’eventualità davvero improbabile, tuttavia la speranza è sempre l’ultima a morire:
«È difficile immaginare un terzo evento Apple dopo quello dedicato a iPhone di settembre e quello di questa settimana su iPad. Ma chi può dirlo? Io no, questa volta».