Una nuova era sta per iniziare. Inizia negli uffici dell’ICANN e parte in sordina, ma avrà ricadute clamorose sul modo in cui miliardi di persone si relazionano al Web e milioni di aziende vi prendono parte. Quel che sta per cambiare, infatti, è il modo con cui è concepito l’ecosistema dei General Top Level Domain. Quel che sta per cambiare è l’orizzonte dei nomi a dominio, che si fa più esteso fino a renderne indefiniti i confini.
La rivoluzione inizia oggi stesso con i primi 4 domini, ma è soltanto l’inizio di una fiumana che si farà poco alla volta sempre più ampia. In prospettiva si passerà dagli attuali 22 domini disponibili (fatta eccezione per quelli nazionali, che rimangono) ad un massimo di 1400. Dal punto di vista tecnico, i nuovi TLD entrano a far parte della “Root Zone” di Internet, il che costituisce il taglio dei nastri ufficiale. Il contesto è però ben più importante dell’occasione singola: i 4 domini odierni sono infatti soltanto l’inizio di una dinamica destinata a sconvolgere la forma mentis su cui il Web è stato costruito.
Prima era tutto .com e .net, poi sono arrivati i .info e .biz, quindi sono stati introdotti nuovi set di caratteri per una maggior apertura internazionale. Ora gli ultimi paletti sono caduti e la situazione sta per esplodere: domini in cinese, cirillico, arabo, greco, con proposte in arrivo da tutto il mondo e con molte aziende pronte a prendersi in carico i “puntoqualcosa” di maggior interesse.
Questi i quattro domini da cui prende il via la nuova era dei Top Level Domain:
- شبكة (“web” in arabo)
- онлайн (“online” in cirillico)
- сайт (“sito” in cirillico)
- 游戏 (“giochi” in cinese)
Nomi molto generali, al momento, ma nel tempo saranno approvati nomi molto più definiti e spesso legati a grossi brand. Quel che l’ICANN intende portare però avanti è un forte focus sulla sicurezza, evitando che l’esplosione dei domini possa generare confusioni tali da fomentare nuovi sistemi di truffa, phishing, furti di identità o violazioni di copyright. A tal fine l’avvio dei singoli domini è vincolato ad un Sunrise Period (della durata di almeno 30 giorni) nel quale gli aventi diritto possono far valere le proprie ragioni per l’ottenimento di particolari nomi tutelati.
La rivoluzione inizia oggi ma si prolungherà per anni, in modo lento e progressivo: non solo c’è una infrastruttura da preparare, ma c’è anche una cultura da coltivare. L’ICANN spiega di essere arrivata a questo punto dopo 8 anni di studi, molti dubbi e forti argomenti a proprio favore. Ora il tempo del dibattito è terminato: la nuova era sta per cominciare, ed i primi 4 passi sono un po’ in arabo, un po’ in cirillico ed un po’ in cinese. Ma riguarda ciascuno di noi.