All’inizio è stato iPhone, poi iPad e infine il Retina Display. In corrispondenza del lancio di un nuovo prodotto mobile Apple, che sia stata una vera e propria rivoluzione o un’evoluzione di un modello già esistente, la Mela ha tratteggiato il percorso per l’intera industria. E così pare che sarà anche per Touch ID, l’innovativo sensore di impronte digitali integrato nel nuovo iPhone 5S, di cui gli analisti studiano da diverse settimane gli effetti. Almeno a livello di predizione, i dubbi sono pochi: anche i competitor si convertiranno presto alle impronte digitali e, più in generale, al mercato biometrico.
Non si può dire che Touch ID sia stata un’esclusiva idea di Apple, già prima di iPhone 5S alcuni Motorola hanno goduto di un lettore di impronte digitali, ma nessun sistema si è mai dimostrato così rapido, intuito e funzionale come quello di Cupertino. Così i concorrenti, in un primo tempo decisi ad abbandonare l’inaffidabile scansione biometrica, dati i successi della mela morsicata pare siano tornati sui loro passi. Secondo una previsione di iHS iSuppli, infatti, entro il 2017 saranno 525 milioni i device con lettore di impronte digitali circolanti sul mercato, 45.7 milioni entro la fine del 2014.
Marwan Boustany, analista senior ed esperto di sensori biometrici, spiega come gli scanner digitali siano sempre risultati “concettualmente affascinanti” per l’intera industria informatica, ma poco fattibili sia in termini di costi e benefici che di assegnazione delle risorse energetiche. Apple, con l’acquisizione di AutenTech lo scorso anno, ha però sciolto i nodi che parevano indissolubili rendendo non solo la lettura delle impronte digitali un fenomeno di massa, ma un fenomeno di massa al top dell’eccellenza dell’affidabilità e della miniaturizzazione.
«Con l’introduzione di iPhone 5S, Apple ha superato queste sfide e ha offerto una soluzione per un sensore di impronte digitali che garantisce funzionalità senza intoppi. Ora che Apple ha mostrato la via, i concorrenti sono in gara per entrare nel mercato con sistemi simili, stimolando una rapida crescita nei prossimi anni.»
Insomma, amata oppure odiata che sia, Apple continua a innovare e a dettare il futuro del mercato. Un futuro che ha solo una definizione: biometrico.