Microsoft continua ad investire denaro nella campagna Scroogled, nata con l’obiettivo di screditare Google, avvisando gli utenti del suo comportamento scorretto. Ancora una volta nel mirino dell’azienda di Mountain View è finito Gmail, il servizio di posta elettronica che violerebbe la privacy delle persone, “ficcando il naso” nei messaggi alla ricerca di keyword da utilizzare per inserzioni pubblicitarie mirate. Il nuovo micro sito Keep Your Email Private! evidenzia le pratiche di Google attraverso un confronto con Outlook.com.
I bersagli della campagna Scroogled sono principalmente due, Gmail e il motore di ricerca (che include anche la sezione Shopping). Mentre nel caso dei prodotti visualizzati in seguito ad una ricerca si evidenzia una preferenza verso gli inserzionisti paganti (i cui prodotti ottengono un trattamento di favore in termini di visibilità), nel caso del servizio di posta elettronica la questione è più delicata. Microsoft accusa Google di leggere ogni email inviata e ricevuta alla ricerca di determinate parole chiave. L’azienda di Redmond ha dimostrato che queste keyword servono per mostrare banner personalizzati, violando quindi la privacy degli utenti. Come si può vedere nell’immagine allegata, Gmail visualizza inserzioni di siti che trattano ricette e assicurazioni sulla salute, dato che nel messaggio sono contenute le parole “pasto” e “colesterolo”.
Dato che Google non offre nessuna opzioni di opt-out, Microsoft suggerisce di passare ad Outlook.com. Anche il servizio di Redmond mostra banner pubblicitari, ma le inserzioni non solo correlate al contenuto dei messaggi. La scansione delle email serve solo rilevare e bloccare spam, malware e tentativi di phishing. In base ai risultati di un’indagine effettuata a metà ottobre, sembra che la campagna Scroogled abbia avuto un discreto successo.
In Windows 8.1 è stata integrata una nuova funzionalità denominata Bing Smart Search che utilizza le ricerche locali per visualizzare banner di prodotti correlati ad alcune keyword (Hero ads). Microsoft però offre agli utenti la possibilità di disattivare le pubblicità personalizzate nel browser, nelle app, in Windows, Windows Phone e Xbox, utilizzando questa pagina o le impostazioni di Windows 8.1.
Update
A medesimo attacco, corrisponde medesima risposta. Il tira e molla tra Microsoft e Google, infatti, dura ormai da anni ed anche a questa nuova puntata giunge a Redmond il controcanto di smentita di Mountain View:
Il targeting degli annunci in Gmail è completamente automatizzato e nessun essere umano legge le email o i dati dell’account Google allo scopo di mostrare annunci pubblicitari o informazioni correlate. Inoltre, non serviamo annunci pubblicitari basati su informazioni sensibili quali razza, religione, orientamento sessuale, salute o categorie finanziarie riservate.