Per il terzo anno consecutivo, Apple si aggiudica la prima posizione della classifica Forbes sui marchi di maggior valore a livello mondiale. Un primato non propriamente inaspettato per Cupertino, tuttavia indicativo della qualità dell’azienda nonostante un 2013 non sempre semplice per il gruppo. A inseguire la mela morsicata in seconda posizione non vi sono né Google né Samsung, bensì il rivale di sempre Microsoft.
Sono 104,3 i miliardi di dollari con cui si esplica il valore – e soprattutto il potere economico – di Apple, un risultato di ben 20 punti percentuali maggiori rispetto alle rilevazioni dell’anno precedente e quasi il doppio di quanto raggiunto dalle società inseguitrici in classifica.
Per la stesura della lista, Forbes prende in considerazione le 200 aziende più quotate del mondo, purché siano attive anche negli Stati Uniti. Ne analizza quindi i risultati fiscali e ne determina il peso in termini di vendite, così che il dato sia normalizzato e compatibile per aziende che coprono segmenti di mercato fra loro differenti, quali la tecnologia, il comparto alimentare, la moda e molto altro ancora. Si esplicitano quindi delle categorie di paragone – il valore del marchio, i guadagni del brand, la differenza percentuale rispetto all’anno precedente e gli investimenti in advertising – tradotti poi in un punteggio per stabilirne la posizione in classifica.
Il diretto inseguitore di Apple è quest’anno Microsoft, con un valore del brand di 56,4 miliardi di dollari e 4 punti percentuali di miglioramento rispetto allo scorso anno, a cui si aggiunge in terza posizione Coca Cola, con 54,9 miliardi e un incremento del 5%. Analizzando unicamente le aziende del settore tecnologico e informatico, ovvero i diretti competitori di Cupertino e di Redmond, si trova IBM in quarta posizione con 50,7 miliardi, Google in quinta con 47,3, Intel all’ottavo posto con 30,9 e Samsung al nono, con 29,5. Sebbene il gruppo sudcoreano entri nella Top 10 per il rotto della cuffia, è decisamente interessante sottolineare come sia l’azienda con uno dei più alti miglioramenti rispetto al 2012: ben 53 punti percentuali.
Anche il dato sull’advertising, infine, è particolarmente rivelatore. La prima posizione Apple è associata a 1.100 milioni in campagne pubblicitarie, un investimento ben contenuto se si considerano i 2.600 di Microsoft e i ben 4.398 di Samsung. Batte però tutti Google in fatto di massimizzazione dei risultati con il minimo degli investimenti, con “soli” 772 milioni.