iPad Mini con Display Retina torna sul banco degli imputati: ai problemi di persistenza a schermo delle immagini scoperti da Marco Arment, si aggiungono accese critiche alla gamma di colore. Cupertino ha sbagliato nel velocizzare il rilascio pur di accontentare i clienti?
Sono diverse le testate specializzate in pannelli LCD che hanno condotto test estensivi sulla resa di iPad Mini con Display Retina. E i risultati sono tutt’altro che promettenti, anche se – a essere sinceri – è molto difficile che l’utente comune possa accorgersene. Secondo quanto riportato da AnandTech, la gamma di colore del tablet sarebbe rimasta sostanzialmente invariata rispetto alla generazione precedente, pur con un evidente e tanto atteso aumento di risoluzione. In particolare, pare che iPad Mini con Display Retina non raggiunga una buona compliance con lo standard sRGB.
«Nonostante la risoluzione non sia più un problema nel nuovo Mini, la gamma colore non è cambiata rispetto al modello precedente. […] iPad Mini con Display Retina ha la stessa gamma colore di iPad Mini in versione standard, più esigua rispetto a iPad Air e al di sotto della copertura sRGB che normalmente si ricerca. Il più grande problema è che vi sono altri piccoli tablet nella stessa fascia di prezzo che offrono una buona copertura sRGB (ad esempio il Nexus 7 e il Kindle Fire HDX 8.9).»
Anche Ray Soneira di DisplayMate ha condotto test accurati sul nuovo iPad Mini ad alta risoluzione e, purtroppo, in qualsiasi categoria si classifica terzo, proprio alle spalle nel Nexus 7 e del Kindle Fire HDX 8.9.
iPad Mini con Display Retina sfortunatamente si piazza a un distante terzo posto, dietro agli innovativi schermi del Kindle Fire HDX e del nuovo Nexus 7, perché continua a presentare solo un 63% della gamma golore, come l’originale iPad Mini e addirittura il più vecchio iPad 2. Ciò è ingiustificabile per una generazione odierna di tablet premium. […] Tutto questo sembra essere dovuto a un planning incredibilmente povero. Anziché optare per un LCD Low Temperature Poly Silicon dalle alte performance, Apple ha deciso di continuare a scommettere sull’IGZO, che ha portato sia a carenze nella produzione che a prodotti inferiori.
In altre parole, l’IGZO di Sharp non sorprende gli esperti, sia per i ritardi nelle consegne, che per i problemi produttivi e le performance. Apple sarà quindi pronta al prossimo divorzio?