iPhone 6 non vedrà solamente uno schermo più grande, così come da ultime indiscrezioni, ma forse anche un prezzo più elevato. È questa la previsione emessa dagli analisti di Susquehanna Financial Group, per una scelta economica forse in controtendenza rispetto ai competitor della mela morsicata.
A parlarne dalle pagine dell’Investor’s Business Daily e Chris Caso, analista finanziario: con il lancio di iPhone 5 e dei successivi iPhone 5S e iPhone 5C i guadagni della mela dal singolo device si sarebbero ridotti, perché all’aumento dei costi delle componenti elettroniche non è corrisposto un sostanziale incremento di prezzo rispetto alle generazioni precedenti. Così la Mela avrebbe in mente di allargare nuovamente questa forbice con il futuro iPhone 6:
«Vediamo innalzarsi il potenziale prezzo di iPhone 6, per evitare l’erosione dei margini accaduta quando iPhone 5 è stato lanciato. Quando iPhone 5 è stato presentato, i margini per dispositivo di Apple sono diminuiti perché le nuove feature (in particolare il nuovo display) hanno aggiunto costi di materiale, pur rimanendo il prezzo finale invariato. Siccome ci aspettiamo molte nuove feature in iPhone 6 (incluso uno schermo più grande), ci attendiamo che anche i costi e il prezzo del device crescano.»
L’incremento in oggetto non sarà enorme, ma comunque sostanziale per le tasche dei consumatori, per uno smartphone già ora sul gradino più alto del podio della classifica dei più costosi. Si parla di almeno 50-100 dollari in più, un divario che potrebbe portare la tariffa d’entrata nell’universo di iPhone 6 ai ben 800 dollari, rispetto ai già elevati 729 odierni.
Oltre ai prezzi, la società d’analisi si lancia anche nella definizione delle possibili caratteristiche hardware del terminale, anche se appare prematuro rispetto a quel poco che è dato sapere fino a oggi. Il display potrebbe essere di 5/5.5 pollici e la connettività LTE più performante, a cui si aggiungerebbero almeno 2 GB di RAM e un processore della famiglia A8, anche questo a 64 bit come il predecessore A7. Quest’ultimo non sarà però più prodotto da Samsung, bensì da Taiwan Semiconductor Manufacturing.