La storica guerra che vede contrapposte Apple e Microsoft – in realtà negli ultimi anni ridimensionata per l’attenzione che la Mela ha conferito ai rivali Google e Samsung – trova oggi un nuovo campo di battaglia: la ricerca e sviluppo. Stando alla classifica diramata dall’Unione Europea sulle 2.000 società che maggiormente investono in questo settore, tra Microsoft e Apple viene a crearsi un’enorme voragine. E i detrattori attaccano: «questa è la prova che Apple non sia così poi così innovativa».
Apple si piazza solamente al quarantaseiesimo posto del “R&D Spending Report” pubblicato questa settimana dall’Unione Europea, con un totale annuo di 3,5 miliardi di dollari. Microsoft si piazza invece al terzo posto con 10,6 miliardi, mentre Samsung si aggiudica ben il secondo con 11,2 miliardi. Più vicino, anche se comunque ben importante, è il distacco con Google: la società dei robottini verdi si aggiudica la tredicesima posizione, con 6,7 miliardi.
Il dato è di difficile comprensione, così anche la spiegazione potrebbe essere altrettanto complessa. Il dubbio più diffuso deriva dalla constatazione di come Apple negli ultimi anni sia stata in grado di ridefinire due mercati di massa – quello degli smartphone e quello dei tablet, quest’ultimo praticamente ininfluente prima che iPad facesse la sua apparizione sul mercato – perciò in ricerca e sviluppo deve aver pur investito somme ingenti. Eppure i competitor la battono senza sforzo alcuno. Quali sono le ragioni?
La prima motivazione ipotizzabile è sul numero di prodotti che le società progettano e commercializzano: Apple è storicamente focalizzata sul “poco ma fatto bene”, quindi i lanci si traducono in pochissimi dispositivi l’anno: gli iPhone, gli iPad e i Mac. Aziende come Microsoft e Samsung, invece, sono impegnate in macro-universi dai prodotti altamente differenziati: maggiori sono i dispositivi, così come anche il software, più grande è l’investimento in ricerca e sviluppo. La seconda, invece, riguarda la tendenza in quel di Cupertino di rivoluzionare prodotti e mercati in modo irreversibile ma sparuto nel corso degli anni. Inventati iPad e iPhone, la Mela si è concentrata sul perfezionamento di queste due categorie tecnologiche, tralasciando invece l’immissione sul mercato di dispositivi completamente nuovi. Una ricerca e sviluppo “di sostentamento”, di conseguenza, dai costi ben più ridotti rispetto alla progettazione di device ex novo.
Infine, una doverosa precisazione: gli investimenti in ricerca e sviluppo non sempre vanno di pari passo con il concetto di innovazione. Non è quanto si spende a definire la bontà di quanto si progetta, bensì quanto il progetto stesso abbia le carte in regola per affermarsi sul mercato e cambiare le abitudini dei consumatori.