L’innovazione tecnologica sta permeando ogni aspetto della progettazione, dello sviluppo e del vivere. I telefoni son diventati smartphone, l’automobile è diventata intelligente e poco alla volta anche l’abitazione inizia a nutrirsi di quel che la tecnologia consente. Nasce così la Domotica, un ramo ormai attivo da oltre un decennio ma che solo negli ultimi anni ha iniziato ad esprimere davvero quelle che sono le sue reali potenzialità.
Domotica è tutto quanto concernente l’incontro tra la casa (“domus”) e la robotica: una disciplina ad ampio raggio, spesso declinata strumentalmente in molte forme, ma sicuramente un ambito di grandi prospettive. La domotica odierna è frenata dall’arresto improvviso dell’edilizia, primo tra gli effetti della crisi economica in atto, ma il tutto non fa altro che aumentare la pressione sulle nuove tecnologie: dopo ogni crisi c’è una esplosione di opportunità e la domotica è la promessa che più di ogni altra è in prima fila per restituire appieno alle persone il valore del loro investimento per il focolare domestico.
Non tutti sanno però che gran parte della progettazione e dello sviluppo della domotica (nel nostro paese come all’estero) nasce da menti, mani e strutture italiane. Il marchio Bticino, universalmente noto e spesso sinonimo stesso di impiantistica, è infatti protagonista del mondo MyHome, quella che ad oggi è la soluzione più completa, organica ed integrata che il settore della domotica sappia offrire. Il sistema consta in una vera e propria nervatura elettrica dell’abitazione, nella quale i singoli dispositivi rappresentano gangli periferici attivi o attivabili: dalla tastiera touchscreen per controllare il locale, passando per sensori di temperatura, telecamere, pulsanti, casse audio per filodiffusione ed altro ancora.
L’impianto realizzato su Bus si applica in qualsiasi contesto abitativo e terziario con soluzioni evolute in termini di comfort, sicurezza, risparmio energetico, multimedialità e controllo locale o a distanza.
L’intelligenza distribuita del sistema MyHome disloca nelle singole componenti i comandi necessari per far funzionare organicamente il tutto, ma il controllo rimane nelle mani dell’utente il quale può progettare scenari, ordinare singole modifiche o determinare nuovi automatismi. Il dialogo tramite bus isola peraltro il sistema dall’esterno, rendendo così il tutto sicuro a qualsivoglia intrusione, ma permette altresì una gestione remota tramite un web server con sicurezze di tipo bancario (utile ad esempio per accendere il riscaldamento prima di arrivare in una abitazione, oppure per controllare da remoto tramite una telecamera). Una semplice app su iPhone o iPad è quanto sufficiente per controllare tutte le componenti attive introdotte nel proprio impianto domestico.
Bticino è una azienda italiana (oggi parte del gruppo Legrand) presente in 60 paesi: in Italia ha una forza lavoro pari a 3000 dipendenti, di cui 450 ingegneri al lavoro per proseguire il cammino di innovazione che l’azienda ha intrapreso con il proprio progetto domotico. Il concetto di abitazione, del resto, sta cambiando sotto molti punti di vista: cambia nel design, cambia nelle esigenze, cambia nel tipo di rapporto con l’utente. La domotica, avvertita un tempo come una sorta di lusso rinunciabile, sta diventando una reale occasione di risparmio, un supporto per migliorare le condizioni di vita (soprattutto per anziani o persone con difficoltà di vario tipo), un rafforzamento della sicurezza delle mura domestiche e la concretizzazione di nuovi afflati di una necessaria sensibilità ecologica.
Spesso si conosce la domotica come principio, ma se ne ignorano le applicazioni reali. A tal fine Bticino ha inaugurato a Milano (via Messina 38) un vero e proprio Concept Store a cui chiunque può avere accesso per toccare con mano l’innovazione abilitata dal sistema MyHome. Vedere è il primo passo per capire: diventa possibile toccare con mano gli scenari, calcolare il risparmio di una gestione intelligente dell’illuminazione e dei carichi, identificare in prima persona le migliori soluzioni per la sicurezza del proprio appartamento, sfiorare dal vivo pulsanti e placche che meglio si adattano al proprio design. Spiega Paolo Perino, Amministratore Delegato Bticino:
un concept innovativo, che rende lo store non soltanto uno spazio espositivo, ma un luogo in cui sperimentare il meglio della produzione di BTicino – dalle linee civili alla domotica, dal controllo dell’illuminazione ai sistemi di distribuzione dei segnali, nei diversi ambiti – e intraprendere una relazione diretta con l’azienda
Godere di una abitazione intelligente è parte integrante di una filosofia a tutto campo che sempre più utenti vanno maturando. Una piena consapevolezza delle opportunità consentite da questo tipo di sistemi permette di capire a priori quali sono le qualità ottenibili in termini di benessere, sicurezza e risparmio, potendo così calcolare nel lungo periodo il ritorno economico (e non solo) ricavabile. La maturazione di una piena sensibilità da parte della domanda permetterà di comprendere meglio l’offerta, portando così anche in Italia le quote di mercato che già la domotica ha raggiunto in molti paesi a livello europeo. Bticino, che in Italia coltiva e sviluppa le proprie ambizioni nel settore attraverso 9 insediamenti produttivi, è un punto di eccellenza riconosciuto a livello internazionale: quando si ricorda che l’Italia dovrebbe rilanciare il proprio ruolo attraverso la ricerca, l’eccellenza produttiva e l’innovazione, bisognerebbe guardare a quanto già in essere sul mercato, poiché esempio chiaro delle potenzialità che il nostro paese già ha in dote e che meglio ancora occorrerebbe mettere a fuoco.