Il cane a sei zampe corre veloce anche online: ENI, il gruppo che da poche settimane ha tagliato i nastri al proprio nuovo Green Data Center con tanto di record di efficienza a livello internazionale, si ritrova infatti ad essere ancora una volta ai vertici della classifica KWD Webranking 2013, ricerca che analizza e premia a cadenza annuale i migliori siti corporate su di un orizzonte transnazionale.
Il massimo riconoscimento giunge all’azienda guidata da Paolo Scaloni a coronamento del terzo podio consecutivo: la classifica 2013 mette in fila ENI (88.8/100), Telecom Italia (86.1/100), Hera (80.5/100), Snam Rete Gas (73.5/100) e Pirelli (71.3/100). Seguono Terna, Unicredit, Generali, Arnoldo Mondadori Editore e Piaggio. ENEL è al 14esimo posto, Fiat al 17esimo, STMicroelectronics al 38esimo, Gruppo Editoriale L’espresso al 46esimo e Mediaset al 49esimo. Sono 62 le aziende italiane tenute in considerazione nella computazione della classifica, con Salvatore Ferragamo, Tod’s e Moleskine a chiudere la speciale classifica. Rispetto al passato sono state eliminate 40 aziende che hanno ottenuto meno di 25 punti base e che nel tempo non hanno dimostrato alcun miglioramento nel proprio approccio online.
Rispetto allo scorso anno, le società italiane sono più innovative sotto gli aspetti della user experience, dove hanno intercettato alcune tendenze internazionali come l’utilizzo di soluzioni pensate per schermi touch, il passaggio dalle app native ai siti in responsive design, l’attenzione alla comunicazione visuale ed infografiche e alcuni esperimenti di corporate storytelling. Manca, tuttavia, la capacità di presentare i messaggi chiave dell’azienda e creare una narrazione coerente
La media italiana è scesa di 2 punti base rispetto al risultato conseguito l’anno passato e solo una azienda su tre ha in realtà migliorato il proprio punteggio. A Mondadori è andato il riconoscimento in qualità di “best improver” come azienda in grado di conseguire il miglior balzo in avanti anno su anno.
Spiega ENI a proposito del riconoscimento ricevuto da KWD Webranking:
Secondo KWD il perdurante successo di Eni, sia a livello nazionale sia europeo, è dovuto alla capacità di garantire un elevato livello di disclosure attraverso uno stile di presentazione chiaro, accessibile e trasparente.
Joaquim Lundquist, responsabile KWD in Italia, fotografa invece così l’impegno delle aziende italiane nella comunicazione corporate online:
Le società italiane sono più forti nell’area legata alla presentazione dell’azienda, dei risultati finanziari e della governance, informazioni comprese all’interno dei bilanci. Sostenibilità, employer branding e social media sono le aree più deboli nella ricerca.
In particolare il peggior vizio italiano sarebbe l’assenza di Web Design in linea con le tendenze internazionali e una scarsa propensione ad utilizzare il sito corporate per comunicare identità e futuro dell’azienda.
Il riconoscimento all’ENI è stato così dettagliato nel report conclusivo firmato KWD:
Eni riprende la corona d’alloro della ricerca con 88,8 punti. Eni è stata anche la società che si è classificata più volte ai primi posti in tutta la storia di KWD Webranking in Italia. Il sito si distingue per l’approfondimento nella presentazione del modo di operare dell’azienda, della sua presenza del mondo e della relazione tra sostenibilità e modello di business. Rispetto al 2012 Eni ha migliorato la propria presenza sui social media. Per il prossimo anno il gruppo sta lavorando al ripensamento della propria presenza digitale.
La classifica KWD riconosce in ENI tali qualità, premiando un gruppo che sul proprio sito propone tanto la gloriosa visione di Enrico Mattei, quanto la cultura aziendale e le strategie odierne: passato, futuro e presente, in un tutt’uno che la ricerca premia anche in riconoscimento alle informazioni fornite in ambito di innovazione e sostenibilità>.