La possibilità che il nuovo Mac Pro venga messo in vendita il 16 dicembre è davvero elevata, così come da indiscrezioni apparse in Rete la scorsa settimana. E oggi arriva un “piccolo” errore di Apple ad alimentare le speculazioni dell’imminente lancio: la pubblicazione di uno speciale schermo a risoluzione 4K.
Durante il corso dell’ultimo weekend, la Mela ha pubblicato sul suo Apple Store uno schermo Sharp da 32 pollici, dotato di risoluzione 4K. Il prezzo non è propriamente alla portata di tutti – ben 3,499 sterline – nonostante l’altissima risoluzione. Apparso online, però, il prodotto è rimasto disponibile per pochi minuti prima di essere rimosso: ne sono nati così, come lecito attendersi, centinaia di rumor.
Il fatto che Apple inizi a vendere dei prodotti Sharp sul proprio negozio virtuale di certo non stupisce, anche perché il sodalizio fra il gruppo di Cupertino e il produttore asiatico è ormai ampiamente testimoniato dagli iDevice, con l’impiego dei display con tecnologia IGZO. Ma un simile strumento non può che far riferimento al nuovo Mac Pro, che sarà proprio compatibile nativamente alla risoluzione 4K grazie all’impiego delle porte ThunderBolt. Si potrebbe pensare si tratti di uno schermo che ben si adatta anche agli altri prodotti della linea Mac – quindi non esclusivo per il desktop professionale cilindrico – perché anche i MacBook potrebbero godere di un display esterno, lo stesso iMac. Tuttavia è molto difficile che un consumatore spenda una somma così elevata per procurarsi una semplice estensione per laptop e desktop all-in-one, la predizione su Mac Pro appare perciò del tutto fondata.
E comprensibile è anche la mossa di Apple: l’azienda non ha al momento in listino propri monitor da risoluzioni così alte – sebbene un ThunderBolt Display 4K pare possa fare capolino sul mercato nei primi mesi del 2014 – così ha provveduto a garantire comunque prodotti di elevata qualità per i futuri acquirenti di Mac Pro. Non resta allora che attendere il prossimo lunedì, per scoprire se questi rumor troveranno finalmente conferma.