Apple e China Mobile hanno finalmente stretto un accordo: il carrier orientale, uno dei più grandi del mondo, da gennaio distribuirà iPhone 5S e iPhone 5C. Perché, tuttavia, questa partnership è così importante per la mela morsicata, tanto da influenzarne il business a livello mondiale? La risposta è semplice: il market share.
Apple ha corteggiato a lungo China Mobile per convincerla a distribuire i propri iPhone 5C e iPhone 5S, tanto che di un loro accordo non si è avuto certezza fino all’ultimo. Solo la scorsa settimana, ad esempio, si vociferava una partnership potesse saltare a causa delle vendite poco rassicuranti del melafonino in plastica colorata. Ma alla fine Cupertino ce l’ha fatta e aggiunge al proprio carnet un bacino di oltre 763 milioni di clienti. Ovviamente non tutti acquisteranno un iPhone, tuttavia se esiste un mercato ancora inesplorato, questo è quello di cui Apple ha bisogno. Ne è convinto anche Tim Cook, il quale ha dichiarato:
«La Cina è un mercato estremamente importante per Apple e la partnership con Cina Mobile ci offre l’opportunità di portare iPhone ai clienti della rete più grande al mondo.»
In un mercato dove la gran parte dei device Android non raggiunge i 100 dollari, fatta eccezione per i top di gamma, e dove la concorrenza locale è agguerritissima, Apple non avrebbe mai avuto spazio per la vendita di iPhone 5C e iPhone 5S, con prezzi a partire da 700 dollari. E, in effetti, gli stessi utenti cinesi da tempo esprimono malcontento per le tariffe troppo elevate, sebbene la versione del melafonino colorata sia particolarmente apprezzata dai consumatori. L’accordo con China Mobile permetterà quindi alla Mela di distribuire i suoi device a prezzi più contenuti, grazie all’abbinamento con contratti mensili e comodati comprensivi del traffico, così come avviene nel resto del mondo. E proprio come nelle altre nazioni, sarà proprio la modalità abbinata a un contratto ad attrarre più clienti e a far lievitare il market share.
Il mercato cinese è diverso da quelli in cui Apple è abituata a operare. Lo share attuale di Apple è solo del 12.1%, quasi due punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno, mentre Samsung raggiunge il 32.1%. Il resto è occupato da una lunga infinità di altri produttori, tra cui spiccano in particolare le aziende specializzate in device clone. Nel 2013 Apple ha venduto in Cina “solo” 23 milioni di iPhone, con il nuovo accordo si stima possa aumentare ulteriormente questa cifra dai 15 ai 30 milioni in più.
Non è però detto che la crescita sia così facile. Android è particolarmente diffuso non solo perché a basso prezzo, ma anche per l’esistenza di numerosi store alternativi a Google Play che propongono applicazioni pirata, gratuite per l’utente. Un evenienza che Apple Store escluse – sebbene pare il jailbreak abiliti – e che potrebbe costituirsi come un ulteriore freno per la mela morsicata.