Era solo questioni di giorni, è partita infatti la prima Class Action contro Bip Mobile. Promotore dell’iniziativa è il Siti, il sindacato italiano per la tutela dell’investimento e del risparmio con l’assistenza dello Studio legale Calvetti & Partners di Treviso. Non è da escludersi inoltre, che nei prossimi giorni tentino la stessa strada anche molte associazioni dei consumatori a cui i clienti Bip Mobile si stanno rivolgendo.
L’azione di Siti si pone l’obbiettivo di tentare di ottenere un indennizzo per la sospensione delle utenze, come spiega infatti l’avvocato Sergio Calvetti:
E’ un’azione avviata per il risarcimento danni per l’interruzione di servizio da parte del gestore telefonico. Dal 30 dicembre 220 mila utenti si sono trovati senza collegamento telefonico e di linea nel momento piu’ importante dell’anno. E’ un servizio pubblico che è venuto a mancare e che ha creato un enorme disagio. Telogic ha tolto alla Bip Mobile la connessione a causa di un’insolvenza rilevante, i suoi clienti non possono più né chiamare né ricevere e ora rischiano anche di perdere definitivamente il proprio numero.
La possibilità teorica di ottenere un indennizzo c’è, in quanto lo prevede una specifica delibera dell’AGCOM. Nei dettagli, l’articolo 5, comma 1, della delibera recita:
Nel caso di sospensione o cessazione amministrativa di uno o più servizi avvenuta senza che ve ne fossero i presupposti, ovvero in assenza del previsto preavviso, gli operatori sono tenuti a corrispondere un indennizzo, per ciascun servizio non supplementare, pari ad euro 10,00 per ogni giorno di sospensione, e comunque non inferiore ad euro 100,00.
Indennizzi che ovviamente, vista la situazione, sarà comunque difficile ottenere.