Quasi 500 Km di autonomia (482 per la precisione, l’equivalente di 300 miglia) e cinque soli minuti per effettuare una ricarica completa. È con questa premesse che Toyota ha annunciato, in occasione dell’evento CES 2014 in scena a Las Vegas, l’intenzione di commercializzare la prima automobile a idrogeno nel corso del prossimo anno. Il veicolo non ha ancora un nome definitivo ed è ancora troppo presto per parlare di prezzi, ma il prototipo svelato durante la kermesse ha una linea che richiama alla mente quella del modello Corolla.
Per quanto riguarda le prestazioni, il motore integrato garantirà una potenza di 130 CV e la possibilità di passare da 0 a 100 Km/h in dieci secondi circa. Ecco quanto dichiarato dalla casa automobilistica giapponese, attraverso le parole di Bob Carter.
Per anni l’impiego dell’idrogeno nell’alimentazione dei veicoli elettrici è stato visto da molti come una missione folle. È vero, presenta numerose sfide. La prima consiste nel dover produrre un’automobile con un prezzo finale ragionevole per gli acquirenti. La seconda riguarda cosa possiamo fare perché si avvii la costruzione delle infrastrutture necessarie per fare rifornimento di idrogeno in modo conveniente.
Forte dell’esperienza acquisita in un decennio di ricerca sulle vetture fuel cell, Toyota dichiara che dal 2002 ad oggi il costo di un prototipo è sceso del 95%. Nella prima fase di vendita l’auto sarà commercializzata esclusivamente in California, in modo da consentire al produttore e ai suoi partner di studiare al meglio dove posizionare le stazioni di ricarica, anche in base ai feedback forniti dai clienti. Al momento del lancio il 68% di queste saranno posizionate nelle aree della San Francisco Bay Area, nella Silicon Valley, a Los Angeles, nell’Orange County e a San Diego.
In tutto lo stato quelle attualmente in funzione sono soltanto nove, mentre altre 19 sono in fase di realizzazione. La California Energy Commission ha già stanziato 29,9 milioni di dollari per supportare progetti di questo tipo e altri 200 milioni arriveranno direttamente dalle istituzioni, per raggiungere l’obiettivo delle 100 stazioni di rifornimento entro il 2024.