Sul fronte Mac Pro non arrivano buone notizie: la precedente disponibilità slittata a fine febbraio data l’ingente richiesta, subisce un ulteriore contraccolpo. Su Apple Store online, infatti, per molte nazioni viene mostrato marzo come periodo di probabile consegna. Cosa sta succedendo in quel di Apple e perché il desktop professionale continua a incrociare ostacoli sulla propria strada?
Gli utenti dovranno armarsi di buona pazienza, Apple continua a procrastinare. È quello che si apprende dall’analisi di alcuni Apple Store in tutto il globo: Europa, Medio Oriente, Africa e Asia oggi si sono trovate la sorpresa della dicitura “marzo” per le consegne. Si salvano praticamente soltanto gli Stati Uniti e le altre nazioni anglofone del mondo, a eccezione del continente australiano, dove la stima per Mac Pro è rimasta invariata rispetto al febbraio precedente. Che sta succedendo?
Le motivazioni non vengono ovviamente svelate dal gruppo di Cupertino, così come da sua proverbiale segretezza. Tuttavia, le genesi del desktop professionale dalle forme cilindriche lascia adito a più di un dubbio: presentato nell’estate del 2013, teoricamente pronto per dicembre, spostato prima a fine gennaio 2014, poi a febbraio e ora addirittura a marzo. Da un lato a pesare potrebbe essere l’ingente richiesta, dall’altro dei problemi di produzione non di ben chiara natura.
Sul fronte domanda non si hanno dati ufficiali: è solo dato sapere come Mac Pro sia un successo di pubblico e critica e, di conseguenza, è probabile che gli ordini siano stati più elevati di quanto la stessa Apple si sarebbe attesa. Dall’altro lato, invece, qualche tempo fa è emerso come vi sarebbero stati dei colli di bottiglia tra Intel e Apple per la fornitura di chip Xeon, sebbene l’indiscrezione non sia mai stata confermata. Emerge anche un terzo possibile scenario, tutt’altro che basato su informazioni credibili: il fatto che Mac Pro sia prodotto interamente negli USA non avrà colto Cupertino impreparata?