Tutti gli utenti Android sanno (o dovrebbero sapere) che la migliore esperienza d’uso, in termini di ottimizzazione e prestazione, si ottiene con uno smartphone o un tablet Nexus. Gli altri produttori installano numerose app personalizzate che offrono funzionalità aggiuntive, ma allo stesso tempo rallentano il dispositivo. La Corea del Sud ha emanato una direttiva in base alla quale agli utenti dovrà essere consentita la rimozione delle applicazioni indesiderate, alcune ritenute veri e propri bloatware.
Il Ministero della Scienza e della Tecnologia ha dichiarato che le nuove linee guida verranno applicate a partire dal mese di aprile 2014 su tutti i device venduti in Corea del Sud. Non si tratta solo di intraprendere una guerra contro le app preinstallate dai produttori, ma anche di consentire una concorrenza più leale sul mercato. Lo stesso obbligo sarà valido per gli operatori telefonici del paese asiatico. Il governo ha stabilito però alcune eccezioni. Gli utenti potranno di disinstallare tutte le app, tranne quelle che rientrano in quattro categorie, ovvero quelle relative al WiFi, alle impostazioni, al chip NFC e agli app store.
Attualmente l’operatore SK Telecom installa 25 app sul Samsung Galaxy S4, LG U+ ne installa 18 e KT Corp. ne installa 16. Samsung ed LG dovranno consentire la cancellazione di oltre la metà delle loro app preinstallate (circa 40). Anche Google dovrà seguire le linee guida, ma il numero delle sue app è già ridotto al minimo.
Gli utenti dovranno inoltre avere informazioni dettagliate sullo spazio occupato dalle app e sullo spazio rimanente. Un recente studio ha rivelato che proprio i due produttori coreani – Samsung ed LG – vendono smartphone con lo spreco maggiore di spazio rispetto alla dimensione pubblicizzata. Nel G2 sono infatti liberi solo 10,37 GB su 16 GB, mentre nel Galaxy S4 ci sono solo 8,56 GB a disposizione per i dati dell’utente. Le linee guida però non sono applicabili ai dispositivi venduti in data antecedente al mese di aprile. L’unica soluzione è installare una ROM custom con la versione stock di Android, ma è un’operazione non alla portata di tutti.