Che qualcosa stia bollendo in pentola a Mountain View è certo. La cessione di Motorola Mobility a Lenovo annunciata ieri assume un significato particolare se si considera che solo un paio di settimane fa è stata portata a termine l’acquisizione di Nest, ancora più definito tenendo conto di quanto riportato oggi pomeriggio sulle pagine di TechCrunch. Per dirla in poche parole, Google ha intenzione di entrare in modo deciso nel mercato hardware, con la commercializzazione di dispositivi che non apparterranno per forza di cose all’ambito mobile.
Il personale di Nest sarà di fondamentale importanza nel progetto, forte di una guida solida ed esperta come quella del fondatore e CEO Tony Fadell. Per chi non ne fosse a conoscenza, ha contribuito al lancio della linea iPod per Apple, lavorando poi anche alla nascita di iPhone. Da molti considerato come una delle menti più brillanti dell’industria hardware e software, può contare sulla collaborazione di personale che ha abbandonato la mela morsicata per seguirlo nella startup produttrice dell’omonimo termostato intelligente.
Fadell e il suo team avranno accesso a risorse illimitate messe a disposizione da bigG, compreso il portfolio brevetti di Motorola che resterà nelle mani del motore di ricerca nonostante la vendita a Lenovo per 2,9 miliardi di dollari. Da questo potranno nascere device dedicati alla domotica, smartphone, tablet, tecnologie indossabili e altri prodotti smart da impiegare nella vita di tutti i giorni. Ovviamente le parti coinvolte non hanno rilasciato alcun commento su strategie per il futuro, dunque per ora ogni ipotesi è solo frutto della fantasia.
Che la notizia sia giunta proprio oggi sembra comunque tutt’altro che casuale. Il raggio d’azione del gruppo californiano è destinato ad estendersi ulteriormente in futuro, toccando pressoché qualsiasi settore del mondo hi-tech: dal Web al mobile, dalla casa all’energia pulita. In quest’ottica Nest potrà giocare un ruolo da protagonista.