Ieri ha tenuto banco la notizia relativa all’acquisizione di Motorola da parte di Lenovo, che per allungare le mani sul produttore dell’Illinois ha versato nelle casse di Google una cifra pari a 2,9 miliardi di dollari. Un investimento di certo importante, che ha le potenzialità giuste per spostare gli equilibri in ambito mobile. Questo è quanto spera Yuanqing Yang, CEO del gruppo cinese, intervenuto per parlare dell’operazione sulle pagine di CNN Money.
Nel corso dell’intervista sono stati trattati diversi aspetti dell’affare: dal modo in cui saranno utilizzati i due differenti brand (Lenovo e Motorola) a come questo potrà influire sull’impegno in ambito PC, fino ad arrivare al rapporto con la concorrenza nella domanda seguente.
Con Motorola, Lenovo diventerà il terzo produttore di smartphone al mondo. Pensa che la sua azienda abbia la possibilità di raggiungere Apple o Samsung, che al momento sono molto avanti? Se sì, quanto tempo servirà?
A questo proposito Yang sembra avere le idee piuttosto chiare. La risposta fornita è significativa per inquadrare le ambiziose strategie del gruppo.
Sicuramente, più avanti nel tempo. La nostra missione è quella di superarli.
È dunque lecito attendersi l’arrivo di smartphone top di gamma marchiati Lenovo, con specifiche di fascia alta ed equipaggiati con tecnologia all’avanguardia, ma anche una serie di dispositivi entry level capaci di strizzare l’occhio in primo luogo ai paesi emergenti.
L’acquisizione ricorda quanto successo nel 2005 con il passaggio della divisione IBM dedicata ai PC nelle mani del produttore cinese, che permise all’azienda di diventare il principale protagonista del mercato negli anni a seguire. Yang parla anche di questo.
Penso ci siano molte similitudini. Siamo complementari, dunque possiamo ripetere il successo che abbiamo ottenuto con ThinkPad nel settore PC. Penso che sia stato un buon affare sia per Google che per Lenovo. Insieme, possiamo conquistare una quota maggiore di market share a livello globale.
Nel corso dell’intervista si parla anche dell’ipotesi di spostare parte del processo produttivo negli Stati Uniti e della possibilità di assistere al lancio di smartphone identificati con il nome di entrambe le aziende: Motorola by Lenovo.