A partire dal 21 marzo, tutti i servizi di Yahoo non saranno più serviti dall’Italia ma formalmente dalla sede EMEA a Dublino. L’Irlanda, il paese che piace tanto alle multinazionali del web, ha attratto quindi anche la piattaforma che contiene search engine, mappe, mail hosting, Flickr e molto altro. La ragione? Questioni organizzative, che fanno preferire riassumere tutto in una unica sede europea.
Il trasferimento, già anticipato da tempo, è diventato ufficiale con la comunicazione che la stessa Yahoo Italia ha mandato a tutti i suoi utenti: il trasloco, infatti, pone delle questioni sulla conservazione dei dati e la fornitura dei servizi online che l’azienda ha voluto ed è tenuta a precisare. Continuare a fornire servizi ai clienti italiani, ma da Dublino, richiede delle modifiche alle Condizioni generali per l’Utilizzo del Servizio e alla policy sulla privacy, fra le quali la più rilevante consiste nell’ovvio fatto che il contratto verrà trasferito da Yahoo Italia S.r.l. a Yahoo EMEA Limited.
Le spiegazioni di Yahoo
Per rispondere alle curiosità degli utenti, Yahoo ha curato una pagina FAQ che spiega cos’è Yahoo EMEA, cosa comporta e le ragioni di questo trasferimento, di modo che tutti siano informati e l’utente che eventualmente non intenda proseguire con il contratto sia informato di avere tempo fino al 21 marzo per scioglierlo chiudendo l’account.
A proposito delle motivazioni di questo cambiamento, si accenna anche al fattore economico, lo stesso di cui si è parlato a lungo a proposito della webtax, cioè le web company sfruttano lecitamente a proprio vantaggio tutte le possibilità industriali, legali, fiscali, derivanti dal fatto che possono separare la titolarità dalla diffusione da remoto dei loro contenuti.
Come per molte altre società, la struttura di Yahoo è determinata da esigenze di carattere commerciale. Ci sono numerosi fattori che influenzano le decisioni riguardanti le sedi in cui un’impresa opera.
Al fine di promuovere una maggiore collaborazione e innovazione, stiamo aumentando il nostro organico a Dublino, continuando così a concentrare più “Yahoos” in meno sedi. Dublino è già la sede europea di molti marchi del settore tecnologico leader a livello mondiale ed ha già ospitato Yahoo per oltre un decennio.
Cosa cambia per le parti in causa
I cambiamenti per gli utenti saranno pressoché invisibili. Mentre prima a fornire certi servizi era Yahoo Italia srl con sede a Milano, dal 21 marzo tutto farà capo a Yahoo EMEA con sede a Dublino, che la sostituirà in tutto, come titolare del trattamento dei dati e come responsabile della gestione delle informazioni personali. Non fa molta differenza, perché Yahoo EMEA dovrà sì rispettare le normative irlandesi in materia di privacy, ma queste sono ancora figlie delle normative europee.
Discorso diverso, invece, per quanto concerne i cambiamenti – in meglio – per Yahoo. È noto che l’Irlanda è il paese che già ospita le altre grandi web company e la ragione non è il clima o la birra, ma una legislazione adatta a diminuire al massimo l’imponibile fiscale, al di là che si adotti il famoso “panino” – creando cioè due società stabili a Dublino – oppure ci si accontenti di spostarvi semplicemente la sede e da lì fornire tutti i propri contenuti. Nulla di illegale, è sempre bene ricordarlo, tuttavia certamente significativo di una speciale scalabilità concessa a queste aziende dell’economia immateriale sulla quale l’Europa ha già detto di voler intervenire.
Il destino di Yahoo Italia
Ancora non è noto quale sarà il destino della sede milanese di Yahoo Italia, né dei suoi dipendenti. Questa realtà comportava un indotto – basti pensare alle esternalizzazioni, come l’ufficio stampa e comunicazione e altri servizi – che ora potrebbe essere a rischio. Ma da Milano non arrivano commenti, questo perché nessuno ancora ha avuto informazioni precise dalla casa madre. Non si tratta certo di un fulmine a ciel sereno: Yahoo sta riducendo il personale in tutto il mondo, si sta riorganizzando, e sfruttare la sede irlandese preesistente è sicuramente azione logica.