Il tanto atteso iWatch (in seguito denominato Apple Watch dal gruppo di Cupertino) potrebbe essere un dispositivo più semplice, e particolarmente essenziale nelle sue funzioni, rispetto a quanto i rumor hanno insistentemente indicato fino a oggi. È quanto emerge da un report di Brian Dolan per MobiHealthNews, dove si sottolinea come lo smartwatch di Apple sarà sì concentrato sulle funzioni biometriche, ma non per gli usi futuristici di cui si è parlato negli ultimi tempi.
Nelle ultime settimane si è letto davvero di tutto su iWatch, l’orologio intelligente che Apple sarebbe pronta a lanciare entro la fine dell’anno. Funzioni di chiamata mai viste prima, tali da rivoluzionare il mondo della telefonia, supporto a conversazioni video FaceTime, addirittura uno store di videogiochi da divertirsi sul piccolo schermo da 1,3 pollici. E quindi le tanto chiacchierate funzioni biometriche, scambiate da qualcuno per feature quasi chirurgiche per quanto invasive. Nulla di tutto ciò, a quanto pare: iWatch sarà uno strumento semplice, essenziale, senza troppi fronzoli e ridotto al minimalismo estremo. Se così fosse, come potrebbe affermarsi su un mercato già ben avviato, quello di orologi smart e braccialetti biometrici per lo sport?
La risposta non sarebbe nella quantità di funzioni, bensì nella qualità delle stesse. iWatch farà poche cose ma tutte bene, distanziando a grandi passi la concorrenza. Innanzitutto si parla dell’orologio come un dispositivo standalone, anziché il già citato abbinamento con un iDevice, affinché Apple possa raggiungere anche quella fetta di consumatori che non possiede un iPhone e un iPad o, in alternativa, dotato di smartphone e tablet con altri sistemi operativi. Inoltre, pare che i sensori biometrici forniranno dati reali e affidabili all’utente, a differenza delle rilevazioni arbitrarie della concorrenza, ed è per questo che Apple sta assumendo un gran numero di esperti tra medici, scienziati del sonno e molto altro ancora:
«Una fonte indica come il team creato da Apple serva per assicurare l’efficacia delle capacità di rilevamento biometrico del device. Alcuni dispositivi per il monitoraggio del fitness oggi disponibili, forniscono all’utente un feedback principalmente sotto forma di punti arbitrari – come il Nike Fuel. Apple probabilmente così non farà, ma si focalizzerà invece su misure reali, come le calorie. Con un team dalla così elevata esperienza, Apple potrà assicurarsi che il suo dispositivo sia accurato. Ma non aspettatevi, però, un sensore per il glucosio.»
Il report si concentra ovviamente sul lato medico e sportivo di iWatch, superando altre funzioni – dalle chiamate all’intrattenimento – che dei sensori biometrici non faranno forse uso. Ma sembra sollevarsi il sospetto che queste funzioni forse non vi saranno. Si parla infatti di uno smartwatch basato sull’esperienza d’uso piuttosto che sulla tecnologia, un prodotto semplicemente creato per tenere traccia dei propri valori di salute e specificatamente indirizzato a quei consumatori – sportivi o meno – ossessionati dalla raccolta dati. Insomma, si dimentichino chiamate olografiche e altre improbabili novità emerse nelle ultime settimane: iWatch sarà ridotto al midollo, sperando che non sia anche particolarmente noioso.