Jonathan Ive ha rischiato di non diventare quel designer di culto oggi riconosciuto a livello planetario. A quanto pare, l’ideatore dell’estetica di tutti i più importanti prodotti Apple da giovane avrebbe tentennato negli studi, deluso dal design industriale. E, così, avrebbe pensato di abbandonare l’università per dedicarsi ad altro. Fortunatamente in suo soccorso è giunto Tom Karen, così come riporta un report esclusivo di pochi giorni fa.
Il fatto che da giovane Ive fosse tutto fuorché l’uomo composto e silenzioso odierno, non è di certo una novità. Cresta punk in perfetto stile anni ’80, maggiolone colorato, l’adolescente Jonathan ha sempre sfidato le regole precostituite. E così è stato anche ai tempi dell’università, quando lo studente si è ritrovato immerso in un percorso di studi che ha percepito poco consono alla sua carriera. Che cosa sarebbe successo, cosa sarebbe cambiato per Apple, se Ive avesse deciso di non occuparsi di design?
Come già anticipato, fortunatamente la sua strada si è incrociata con quella di Tom Karen, designer di culto nel Regno Unito e padre delle iconiche Raleigh Chopper e Bond Bug Car. Stando a quanto dichiarato dal The Telegraph, il padre di Ive avrebbe chiesto aiuto per il figlio all’acclamato designer. Così Karen si sarebbe messo in contatto con il simbolo attuale di Apple, stimolandolo a non rinunciare a un percorso per cui, già da adolescente, risultava particolarmente portato.
«Il padre si è messo in contatto con me e mi ha detto: “Mio figlio Jonathan è all’Università di Newcastle e sta pensando di abbandonare il corso di design industriale. Forse puoi risvegliare il suo interesse?”»
Karen ha quindi invitato Jonathan presso gli uffici di Ogle Design, dove lavorava come designer principale. L’azienda si rese nota soprattutto negli anni settanta per il design di due prodotti di culto, la già citata bicicletta Raleigh Chopper e l’auto a tre ruote Bond Bug, dall’estetica diventata poi simbolo dell’intero decennio. Questa esperienza sembra abbia riacceso la fiamma della passione nel giovane Ive, dopo questo incontro deciso a far del designer industriale la propria ragione di vita. Era il 1987, qualche anno dopo – nel 1992 – Ive è diventato un consulente di Apple. E nel 1997, con il ritorno di Steve Jobs in azienda, è stato promosso a vicepresidente senior proprio dell’industrial design. Suoi iMac, iPod, iPhone, iPad e molti altri dispositivi unici targati mela morsicata.