Nella tarda serata di ieri, fuso italiano, Apple ha finalmente rilasciato OS X 10.9.2, il secondo aggiornamento per il sistema operativo gratuito OS X Mavericks. Si tratta di un upgrade importante perché, oltre all’introduzione di nuove funzioni come FaceTime Audio, risolve la gravissima falla delle connessioni SSL.
Si parta proprio da queste ultime: pochi giorni fa Cupertino ha rilasciato un aggiornamento per iOS 7 – il 7.0.6 – per risolvere un bug nella gestione del protocollo SSL, una vulnerabilità che avrebbe potuto consentire a malintenzionati di monitorare un iDevice da remoto, con la sottrazione indebita di dati personali come le password o gli estremi di carta di credito. La stessa falla si è rivelata presente anche in OS X Mavericks e, proprio per questo, Apple ha promesso un fix tempestivo. Ed eccolo con OS X 10.9.2, forse accelerato rispetto alle numerose beta fornite agli sviluppatori, totalmente risolutivo della problematica.
Non è solo la sicurezza, però, a interessare la Mela e gli utenti. Di particolarmente interessante in questo upgrade vi è l’abilitazione di FaceTime Audio, una funzione già presente su iOS, ma non ancora sbarcata in ambiente desktop. Con FaceTime Audio gli utenti Mavericks potranno effettuare chiamate in Rete senza dover necessariamente avviare un flusso video, sia con altri Mac che con tutti gli iDevice abilitati. Ma c’è di più, perché arriva una sorpresa che sarà particolarmente gradita dagli utenti: ora iMessage permette di bloccare messaggi e contatti indesiderati, esattamente come avviene su qualsiasi software di messaggistica privata. Un fatto non da poco, considerato come agli scocciatori basti conoscere il numero di telefono, o l’account iTunes qualora si utilizzi un Mac o un iDevice sprovvisto di funzioni chiamata, per tartassare lo sfortunato interlocutore. Per gli altri miglioramenti minori, invece, si può così riassumere:
- Mail: migliorata la precisione nel conteggio dei messaggi ricevuti, così come risolta è l’impossibilità di ricevere posta da alcuni specifici provider;
- Safari: resa più precisa la modalità di autocompletamento automatico;
- Audio: eliminate le distorsioni sonore presenti su alcuni Mac;
- SMB2: migliorata l’affidabilità del trasferimento di grandi file;
- VPN: risolto un malfunzionamento che avrebbe potuto interrompere le connessioni;
- VoiceOver: migliorata la navigazione sia in Mail che nel Finder.
L’upgrade, dal peso di circa 460 MB a seconda del computer in uso e della versione di Mavericks installata, può essere scaricato come di consueto dalla sezione Aggiornamento Software di Mac App Store. Attenzione, però: non ci si preoccupi qualora il computer risultasse particolarmente lento al primo riavvio, perché può capitare che OS X debba ricreare l’indicizzazione Spotlight, consumando quindi molte risorse tra CPU e RAM. Per capire quando il processo è terminato, basterà cliccare sull’icona – la lente d’ingrandimento in alto a destra di fianco all’orario – di Spotlight.