Nello stesso momento in cui WhatsApp ha subito un blackout di quattro ore, quasi cinque milioni di persone effettuava la registrazione ad un servizio di messaggistica semi sconosciuto progettato da due russi. Il suo nome è Telegram, di cui sono disponibili app per iOS e Android. Attualmente, la versione per iPhone è la più scaricata dallo store Apple, superando la stessa WhatsApp.
4.95 million people signed up for Telegram today. Telegram is #1 most downloaded iPhone app in 48 countries. To the bad news…
— Telegram Messenger (@telegram) February 24, 2014
Non è chiaro il motivo per cui gli utenti abbiano scelto Telegram, invece delle più note Line o WeChat. Tuttavia, la sua ascesa non sembra essere correlata al blackout di WhatsApp e alla sua acquisizione da parte di Facebook. L’azienda russa ha dichiarato che l’app occupava già il primo posto in diversi paesi, ma certamente le vicende del servizio concorrente hanno accelerato la sua diffusione. Telegram è stata progettata nel 2013 dai fratelli Nikolai e Pavel Durov, i fondatori di VKontakte, il più grande social network russo.
Il servizio di messaggistica combina la velocità di WhatsApp e la funzionalità di auto-distruzione offerta da Snapchat. Per alcuni aspetti, Telegram potrebbe essere considerata un clone di WhatsApp, ma in realtà integra numerose funzionalità esclusive, oltre alle classiche feature presenti in un servizio del genere, come la visualizzazione dello stato online e la possibilità di allegare foto, video, documenti, contatti e posizione ai messaggi inviati. Innanzitutto, Telegram non mostra pubblicità ed è gratuita per sempre. Inoltre, è open source. Sia le API che il protocollo MTProto possono essere utilizzati liberamente da chiunque. Esistono, infatti, applicazioni non ufficiali per Windows, Mac, Linux e Windows Phone.
Ma le caratteristiche più interessanti del servizio sono quelle relative alla sicurezza. Telegram offre due tipologie di chat. La chat tradizionale usa una crittografia client-server, mentre la secret chat usa una crittografia end-to-end che non lascia tracce sul server, non permette il forwarding e supporta i messaggi con auto-distruzione (è possibile impostare un timer da due secondi a una settimana). L’azienda garantisce che nessuno può decifrare i messaggi, nemmeno la agenzie di sicurezza russe o la NSA. La crittografia è basata sugli algoritmi RSA a 2.048 bit, AES a 256 bit e sul key exchange Diffie–Hellman.
Un altro vantaggio rispetto a WhatsApp è l’architettura distribuita del servizio. Tutti i messaggi, eccetto quelli segreti che rimangono sul dispositivo, vengono memorizzati sui diversi server dislocati in varie parti del mondo (cloud storage). Ciò garantisce affidabilità, velocità e sincronizzazione tra multipli device. Per iniziare ad utilizzare Telegram è sufficiente scaricare le app dagli store Google e Apple, inserire il numero di telefono e il codice inviato via SMS, personalizzare il profilo e… convincere gli amici ad installare l’applicazione. Al momento, l’unico “difetto” è l’assenza dell’italiano, in quanto l’app è solo in inglese, arabo e spagnolo.