Corning, il produttore mondiale di pannelli in Gorilla Glass per dispositivi mobile, non ha reagito in modo particolarmente positivo alle ultime indiscrezioni su Apple, che vedrebbero la società pronta a utilizzare il cristallo di zaffiro per il prossimo iPhone 6. E passa al contrattacco: il materiale sarebbe costoso, poco amico dell’ambiente, scomodo da utilizzare e per nulla vantaggioso sui dispositivi mobile.
Non è certo un novità: Apple sta per produrre una grande quantità di pannelli in cristallo di zaffiro nei suoi nuovi impianti di Austin, in Texas, non è dato ben sapere se per iPhone 6 o iWatch. La scelta di questo materiale deriva dall’altissima resistenza dello zaffiro, un vetro praticamente antigraffio, e per l’estrema longevità che renderebbe i melafonini a prova di caduta. Una simile opzione, però, taglierebbe il fornitore Corning dai giochi, fornitore che proprio in Apple troverebbe uno dei principali clienti sebbene per anni la collaborazione sia stata mantenuta segreta. Alla conferenza “Technology, Media & Telecom” voluta da Morgan Stanley, il dirigente Tony Tripeny ha preso la parola per distruggere quello che potrebbe diventare uno sgradito rivale:
«Vediamo tanti svantaggi dello zaffiro rispetto al Gorilla Glass. È 10 volte più costoso. È 1.6 volte più pesante. Non è amico dell’ambiente. Serve 100 volte più energia per creare un cristallo di zaffiro rispetto al vetro. Trasmette meno luce, che significa device meno luminosi o dalla durata della batteria più breve. Si rompe di continuo.»
È normale che il leader nella distribuzione di Gorilla Glass cerchi di portar acqua al proprio mulino, ma forse queste dichiarazioni lasciano trapelare un certo timore per il mercato futuro degli smartphone. Oltre ad Apple, infatti, anche Canonical ha guardato con interesse a questo materiale. E, sebbene non vi siano conferme in tal senso, sono in molti a sperare che anche Samsung faccia altrettanto.
Nonostante Tripeny ammetta come lo zaffiro sia altamente resistente ai graffi, ci tiene a sottolineare come il Gorilla Glass abbia una resistenza di 2.5 volte maggiore rispetto alla controparte. E svela come l’azienda non abbia alcuna intenzione di convertirsi nella produzione di zaffiro, nemmeno se le grandi società – oltre Apple, già autosufficiente data la produzione di GT Advanced – si convertissero in massa a questo trend. Interessante notare, però, come la Mela non abbia ancora svelato cosa ne farà di questi cristalli – attualmente in uso solo per le lenti delle fotocamere e per rivestimento antigraffio del lettore d’impronte Touch ID – ma l’agitazione del mercato lascia intendere si tratti di un progetto evidentemente importante. Per quale motivo, altrimenti, Corning si sentirebbe minacciata? Non di certo per la piccola copertura dell’obiettivo fotografico di un iPhone 5S.