Nuova acquisizione nel panorama dello streaming musicale: Spotify ha portato si è assicurata l’esperienza e le competenze di The Echo Nest, azienda del Massachusetts fondata nel 2005 e specializzata nell’analisi dei brani. La sua tecnologia è stata impiegata in servizi come Nokia Music, oltre che in numerose app, per fornire agli utenti suggerimenti sulle canzoni da ascoltare, basati sui gusti personali e su quanto riprodotto in passato. Al momento non ci sono informazioni circa l’entità dell’esborso economico necessario per concludere l’operazione.
Questo permetterà a Spotify di migliorare ulteriormente la sezione “Scopri”, lanciata nella primavera dello scorso anno proprio per aiutare gli iscritti in un percorso di scoperta, guidandoli tra playlist, album e pezzi basati sulle loro preferenze. L’accordo consentirà comunque al team di The Echo Nest di continuare ad operare in modo indipendente, fornendo gratuitamente le API agli sviluppatori di terze parti per l’inclusione nelle applicazioni. Progetti come il particolare e sperimentale The Infinite Jukebox potranno così continuare ad esistere. Di seguito la dichiarazione rilasciata poco fa da Daniel Ek, CEO di Spotify.
Con The Echo Nest al lavoro insieme a Spotify compiremo un significativo passo in avanti, nel nostro percorso per aiutarvi a riprodurre la migliore musica possibile.
Con il panorama dello streaming musicale sempre più popolato di protagonisti (Deezer, Grooveshark, Rdio ecc.) e un catalogo di brani pressapoco uniformato per tutte le piattaforme, la chiave per differenziarsi dagli altri servizi può essere proprio questa: una funzionalità che sappia realmente prendere per mano l’utente e guidarlo in un’esperienza di ascolto tagliata su misura. Al momento non è dato a sapere quando sarà possibile toccare con mano i primi effetti concreti dell’integrazione fra la tecnologia di The Echo Nest e Spotify, che quasi certamente riguarderà sia il player Web che le applicazioni su PC, smartphone e tablet.