Provate ad immaginare come sarebbe il mondo senza il World Wide Web.
È con questa provocazione che Tim Berners-Lee apre il messaggio di auguri per il 25esimo compleanno della sua creatura. A lui è universalmente attribuita l’idea originaria di una Rete globale, maturata e sviluppata nel marzo 1989 presso il CERN di Ginevra. Senza quell’intuizione oggi non saremmo qui a scrivere e leggere queste pagine, le ricerche online sarebbero probabilmente un’utopia e le quotidiane interazioni sui social network non esisterebbero, almeno non nella forma a cui siamo abituati.
Un augurio che in realtà si rivela essere un invito, un appello a dare ognuno il proprio contributo affinché il Web possa restare libero e divenire sempre più accessibile, indipendentemente dagli ostacoli posti in essere da confini geografici, censure, limitazioni fisiche o cognitive. Nel corso dell’anno W3C e World Wide Web Foundation organizzeranno attività ed eventi per trovare una risposta alle domande che Berners-Lee pone oggi all’attenzione: “Come possiamo rendere il Web davvero globale e alla portata di tutti?”, “Cosa possiamo fare perché le informazioni personali siano realmente al sicuro?”, “Cosa serve per rendere il Web più utile nell’ambito educativo, nel commercio, nell’intrattenimento e nelle interazioni sociali?”.
Suo anche un intervento comparso poco fa sul blog ufficiale di Google, ad oggi una delle realtà che maggiormente hanno tratto beneficio dalla sua creazione.
Oggi è il 25esimo compleanno del Web. Il 12 marzo 1289 ho firmato una proposta per migliorare il flusso delle informazioni: “una rete di note collegate tra loro da link”. Per il CERN, essendo un laboratorio che studia la fisica, è stato difficile giustificare un progetto software di questo tipo. Ciò nonostante il mio capo Mile Sendall mi ha permesso di lavorarci. Nel 1990 ho sviluppato il primo browser e il primo editor. Nel 1993, in seguito a numerose sollecitazioni, il CERN ha dichiarato che la tecnologia WWW sarebbe stata messa a disposizione di tutti, senza alcun pagamento di royalties, per sempre.
Così è iniziata un’era, che in poco più di vent’anni ha saputo trasformare radicalmente l’attività economica e le interazioni sociali delle persone di tutto il mondo. O quasi. Com’è giusto che sia in occasione di ogni ricorrenza importante, oggi è tempo di celebrare. Da domani bisognerà però tornare a rimboccarsi le maniche: non tutti gli obiettivi sono ancora stati raggiunti, basti pensare alla piaga del digital divide che ancora colpisce diverse zone del mondo (anche nel nostro paese) e alle tante forme di censura o controllo dell’attività online poste in essere dai governi.