Il supporto a Windows XP terminerà il prossimo 8 aprile. Per quella data, tutti i computer dovrebbero essere aggiornati ad una nuova versione di Windows, ma ciò non accadrà. Tra i clienti di Microsoft che correranno i rischi maggiori ci sono le banche. In tutto il mondo sono installati 2,2 milioni di ATM (Automated Teller Machine), il 95% dei quali esegue Windows XP. I maggiori istituti bancari britannici e statunitensi hanno sottoscritto accordi milionari con l’azienda di Redmond per ottenere un’estensione del supporto tecnico.
Nonostante Microsoft abbia avvisato le banche nel 2007, solo un terzo dei 2,2 milioni di ATM verranno aggiornati a Windows 7 entro aprile. La loro inerzia nel pianificare l’upgrade provocherà un danno economico di svariati milioni di dollari. Per garantire la massima sicurezza agli utenti, bloccando i tentativi di attacchi informatici, molte banche hanno sottoscritto un accordo con Microsoft. Gli ATM con Windows XP continueranno a ricevere le patch finché non verrà completato lo switch al nuovo sistema operativo. La somma esatta non è stata divulgata, in quanto varia in base alle specifiche necessità del cliente e al tipo di contratto già in essere.
Secondo una stima fornita da un consulente finanziario londinese, le cinque maggiori banche del Regno Unito (Lloyds Banking Group, Royal Bank of Scotland, HSBC, Barclays e Santander UK) spenderanno una cifra di circa 100 milioni di dollari. In totale, queste cinque banche possiedono quasi 26.000 ATM. Il contratto stipulato con Microsoft prevede la continuazione del supporto per i prossimi tre anni, al termine dei quali dovrebbe essere completato l’upgrade a Windows 7.
Molti istituti bancari sfrutteranno l’occasione per introdurre nuove funzionalità, come la lettura delle carte con microchip. Negli Stati Uniti, in particolare, sono ancora in uso le carte con banda magnetica. JPMorgan, che completerà l’aggiornamento a Windows 7 dei suoi 19.200 ATM entro fine anno, migliorerà invece la crittografia dei dati e renderà più efficiente la procedura di upgrade del software per ridurre al minimo il tempo di offline.