Tra 20 giorni terminerà il supporto per Windows XP e inizieranno i problemi. In base alle ultime statistiche di Net Applications, il vecchio sistema operativo possiede un market share vicino al 30%, quindi il rischio di un’invasione di malware è molto elevato. Secondo Ondrej Vlcek, Chief Operations Officer di Avast, «abbandonare Windows XP è un grande sbaglio», sopratutto perché Microsoft non è riuscita a convincere gli utenti ad effettuare lo switch ad un sistema operativo più moderno.
I dati ricavati dalla telemetria mostrano che il 23,6% dei 211 milioni di utenti Avast usa ancora Windows XP, mentre il 21,5% utilizza Internet Explorer 8, l’ultima versione del browser compatibile. Per gli utenti Windows XP esiste una probabilità di essere attaccati sei volte maggiore rispetto agli utenti Windows 7. Dal 9 aprile 2014 inizierà quindi la caccia ai computer non aggiornati da parte dei cybercriminali che cercheranno di sfruttare le vulnerabilità per rubare informazioni sensibili (password, numeri carte di credito, ecc.) da vendere al mercato nero.
L’abbandono di Windows XP da parte di Microsoft avrà conseguenze negative per tutti. Decine di milioni di PC con Windows XP sono connessi ad Internet e diventeranno un facile bersaglio degli hacker che li useranno come “ponte” per attaccare gli altri sistemi operativi di Redmond. Ma i PC casalinghi non sono gli unici dispositivi che saranno colpiti dalla sospensione del supporto. Il 95% degli ATM di tutto il mondo esegue ancora Windows XP. Molti studi medici conservano le informazioni riservate dei pazienti su computer Windows XP. E anche i POS eseguono versioni specifiche del sistema operativo.
Avast supporterà Windows XP per altri tre anni, sviluppando moduli di protezione ad hoc per bloccare i malware creati per sfruttare le vulnerabilità che non verranno più risolte tramite patch. Le recenti edizioni 2014 degli antivirus sono state ottimizzate per funzionare su vecchi PC con Windows XP.