Anche Google Voice sembra essere giunto al capolinea, o quasi. Lanciato nel marzo 2009 negli Stati Uniti, un paio di anni più tardi anche in Italia, il servizio consente di effettuare e ricevere chiamate tramite VoIP, ovvero appoggiandosi alla Rete anziché ai più tradizionali network telefonici. Stando ai rumor comparsi nella serata di ieri, la piattaforma verrà inglobata entro i prossimi mesi da Hangouts, come già successo di recente anche con Talk e Messenger.
A parlarne è stata per prima la redazione del sito 9to5Google, informata sui piani di bigG da una fonte rimasta anonima ma ritenuta piuttosto attendibile. Il cambiamento sarà effettuato tramite l’aggiornamento delle applicazioni per dispositivi mobile e riguarderà sia la piattaforma Android che iOS. Con una mossa di questo tipo il gruppo di Mountain View andrebbe a proseguire il cammino avviato lo scorso anno, finalizzato a centralizzare la gestione di tutte le forme di comunicazione in un solo hub: Hangouts. Già questo avviene, anche se in maniera opzionale (l’utente può scegliere di continuare ad utilizzare un’app separata), con i messaggi SMS.
L’annuncio potrebbe arrivare in occasione dell’evento Google I/O 2014 in programma per la fine di giugno. Sarà da verificare anche la reazione degli operatori ad una simile mossa, soprattutto di quelli impegnati nella commercializzazione dei dispositivi Android. Ovviamente spingere l’utilizzo dei servizi VoIP può rivelarsi controproducente per chi fonda gran parte del proprio business proprio sulle telefonate. Al momento non è giunto alcun commento da parte di fonti ufficiali.
Un po’ di storia: bigG ha basato la tecnologia integrata in Google Voice su quella sviluppata inizialmente dalla startup GrandCentral, creata nel 2005 da Craig Walker e Vincent Paquet e acquisita due anni più tardi dal motore di ricerca, con un investimento pari a 95 milioni di dollari.