L’universo delle vendite iPhone potrebbe procedere a ritmi più veloci rispetto a quanto preventivato dagli analisti di borsa. Il gruppo di Cupertino, infatti, si avvicina a un Q2 2014 ben al di sopra delle aspettative, già pessimistiche dopo un Q1 che non ha evidentemente soddisfatto tutti. È quanto sostiene Katy Huberty di Morgan Stanley, esperta solitamente credibile sulle strategie targate mela morsicata.
Nonostante delle vendite record per iPhone 5S, seguite da un ben più contenuto iPhone 5C, la borsa non è rimasta pienamente soddisfatta del Q1 2014 di Apple, il periodo che tradizionalmente l’azienda fa corrispondere con le vacanze natalizie. Cupertino ha solo sfiorato le previsioni e, così, per il quarto successivo gli analisti si sono dimostrati particolarmente pessimistici. Invece il gruppo potrebbe stupire tutti, con ben 4,5 milioni di melafonini venduti in eccedenza.
Al momento, i principali attori del mercato finanziario si attendono da Apple la distribuzione di 38 milioni di unità per il Q2 del 2014, ovvero il primo trimestre dell’anno. Si tratta di una previsione estremamente conservativa, dovuta per la gran parte ai rumor emersi dalla catena di produzione. Katy Huberty, tuttavia, sostiene come Cupertino riuscirà probabilmente a toccare quota 42 milioni di iPhone venduti. Una differenza che l’analista spiega con un metodo certamente curioso, ma efficace.
Secondo la specialista di Morgan Stanley, Wall Street sbaglia costantemente le proprie previsioni perché non tiene in conto di come tutti i device prodotti in un quarto non è detto che servano per la distribuzione nello stesso quarto. Nel mese di dicembre, ad esempio, Apple aumenta incredibilmente la produzione, ma gran parte degli stock servono non solo a coprire le feste natalizie, ma anche ad assicurare all’azienda device sufficienti fino al successivo marzo. Così, credendo che Apple venda quanto di fabbricato esclusivamente a dicembre, le stime risultano nettamente sovrastimate. Analizzando invece strumenti come l’AlphaWise Smartphone Tracker, un servizio che tiene monitorati ricerche web e attivazioni, si riesce a ottenere un numero di device in circolazione ben più affine a quello reale.
Non resta quindi che attendere per scoprire quale delle due correnti di predizione finanziaria abbia ragione: la prossima conferenza Apple sui risultati del Q2 non è attesa prima del prossimo 23 aprile.