Da poche ore le prime auto blu dismesse dal governo sono in vendita su eBay. In queste ore è necessario mettere da parte i dubbi sulle slide di presentazione, sull’opportunità dell’operazione, sulle modalità dell’annuncio e provare a fare un passo oltre per capire la cosa più importante: conviene o meno acquistare una di queste vetture?
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La risposta può avere un profilo oggettivo e uno soggettivo, entrambi di piena dignità, ma per capire occorre guardare su ambo i lati. Dal punto di vista oggettivo, infatti, il prezzo raggiunto dalle aste sembra essere del tutto fuori mercato; dal punto di vista soggettivo, invece, ci sono forse margini per una crescita ulteriore.
Le auto blu in vendita su eBay in questo momento sono 6 (in totale saranno 151 le unità a disposizione): le aste sono partite nella serata del 27 marzo e a distanza di circa 12 ore le puntate sono nel numero di alcune decine per ogni unità. Ogni asta durerà 10 giorni, ma fin da subito la sensazione imperante è che il prezzo sia andato immediatamente oltre il limite logico che una normale regola di mercato potrebbe dettare. Le due Alfa 166 in vendita, ad esempio, hanno presto raggiunto una media di 8000 euro, mentre le due BMW 525 hanno raggiunto in un caso 14 mila euro e nell’altro quota 18 mila euro. E i fuochi d’artificio sono attesi soprattutto per il parco auto Maserati.
La trasparenza paga
Ben pochi concessionari locali avrebbero saputo piazzare auto di questo tipo e di questa età a un prezzo similare e con ogni probabilità altre modalità di vendita avrebbero portato tali vetture nelle tasche dei soliti ignoti a prezzi ben più calmierati. La scelta di eBay appare pertanto vincente per il Governo: il prezzo ha superato fin da subito il limite teorico che un normale incrocio tra domanda e offerta locale potrebbero suggerire, volgendo così a favore della scelta di Renzi.
Quella che nasce come una sensazione, finisce per diventare convinzione: la trasparenza paga. Una aperta e trasparente possibilità di accesso all’asta online consente di aumentare la domanda potenziale per i beni messi in vendita dallo Stato, il che (a parità di offerta) non può che spostare verso l’alto l’asticella del prezzo. Ancora una volta, insomma, la scelta della Rete come veicolo di dialogo e business si dimostra vincente poiché sposta su larga scala quel che troppo spesso è stato siglato sottobanco, con metodi quantomeno opinabili e oscuri.
Auto blu su eBay: conviene o no?
La domanda necessita a questo punto di una considerazione soggettiva. Le auto in vendita non sono infatti auto normali, ma auto provenienti da una categoria di “eletti” (più in senso lato che in senso letterale) e spesso considerate simbolo primo del lusso della cosiddetta “casta”. Nei giorni dell’annuncio, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi scherzava sul fatto che qualcuno avrebbe potuto desiderare “l’auto di La Russa”, ma tale aspetto può avere effettivamente un suo significato: non si tratta di auto qualunque, ma di auto al servizio dei ministeri, dismesse per necessità contabili e probabilmente accudite con tutti i crismi.
Impossibile dunque giudicare la convenienza o meno dell’acquisto delle auto blu in vendita: i primi prezzi sembrano essere più propri di un vezzo che non di un acquisto consapevole e ragionato, ma il gusto non è mai giudicabile e i vezzi hanno pari dignità per chi ha il denaro per permetterseli. Dunque non si può parlare ancora di prezzi fuori mercato, se per “mercato” si intende qualcosa di accezione più vasta rispetto a quella tradizionale.
Sicuramente conviene allo Stato: l’idea di utilizzare eBay ha una forte valenza simbolica e la sensazione è che possa avere anche un risvolto importante in termini economici. L’importante è che il tutto non si riduca a semplice operazione di marketing, ma che possa farsi metodo strutturato: comunicazione, trasparenza e apertura pagano.
Che sia di buon esempio. Che sia solo l’inizio.