Connettere il mondo intero, in particolar modo offrire l’accesso ad internet a tutti, eliminando così il digital divide mondiale è un progetto ambizioso e complesso. C’è chi come Google che ha pensato di utilizzare palloni aerostatici per portare la banda larga a tutti ma c’è anche chi come Facebook che ha pensato di utilizzare un’altra via, quella dei droni, dei satelliti e dei laser.
Mark Zuckerberg ha infatti annunciato il Connectivity Lab dove un team sta lavorando ad un insieme di nuove tecnologie che possano migliorare ed estendere l’accesso ad internet. Connectivity Lab è un’emanazione dell’iniziativa Internet.org che vede Facebook assieme a partner del calibro di Ericsson, MediaTek, Nokia, Opera, Samsung e Qualcomm, impegnati a collegare il mondo intero, portando la banda larga laddove oggi non arriva, in particolar modo nei Paesi del terzo mondo. Mark Zuckerberg ha infatti sottolineato come grazie ad Internet.org siano stati fatti molti passi avanti in tal senso. L’anno scorso, grazie al lavoro svolto, nel solo Paraguay è raddoppiato il numero degli accessi alla rete, con oltre 3 milioni di nuovi utenti.
Adesso però è necessario fare molto di più, e proprio per sviluppare nuovi soluzioni di connettività, sono stati introdotti nel progetto alcuni dei massimi esperti nel settore aerospaziale. In particolare è stata coinvolta Ascenta, una società con sede nel Regno Unito, con una grande esperienza nella progettazione e costruzione di aeromobili ad alta quota. Team che ha sviluppato progetti del calibro di Zephyr, il primo aereo ad energia solare che vola senza pilota.
Coinvolti nel progetto Connectivity Lab, anche alcuni esperti della NASA e dell’Osservatorio Astronomico Nazionale. L’idea che sta alla base della nuova piattaforma di comunicazione è quella che i Paesi di diverse dimensioni hanno bisogno di soluzioni diverse. Si starebbe dunque lavorando a diverse tipologie di soluzioni di connettività che sfruttino droni e satelliti per fornire la banda larga ai Paesi con differenti densità di popolazione.
Per esempio, in zone limitate, potrebbero essere utilizzati droni simili a Zephyr che possano restare in volo per mesi, offrendo connettività alla popolazione. Mentre i satelliti sarebbero utilizzati per coprire grandi zone. Droni e satelliti utilizzerebbero per comunicare la tecnologia “free-space optical communications (FSO)” che sfrutta i raggi laser per inviare i dati. Un serie di tecnologie davvero incredibili che possono apparire molto complicate da utilizzare. Proprio per questo Facebook ha pubblicato un video in cui sono illustrati tutti i vantaggi di questo progetto.