C’era una volta la tv soprammobile: profonda e pesante, veniva appoggiata su mobili importanti deputati a sorreggere quello che era il voluminoso centro tecnologico e multimediale del salotto. In pochi anni, però, l’innovazione ha trasformato i grandi televisori in piccoli strumenti. Dal pesante al leggero, dal voluminoso alla superficie piana, dal profondo al sottile. Il che ha rivoluzionato il modo di vedere e pensare il ruolo del televisore nell’arredo casalingo.
Al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, parte integrante del Salone del Mobile 2014, sono molte le soluzioni presentate per organizzare meglio la presenza dei televisori nel salotto tipico. I problemi sono infatti noti a tutti poiché per molti versi nuovi: la tv va appesa e non più appoggiata (rendendola così ancor più “leggera”, eterea e sottile poiché la profondità sparisce del tutto all’occhio), va orientata, va integrata e vanno nascosti i cavi che giocoforza occorre contemplare a livello progettuale. Tra tutte le soluzioni, però, una si distingue ed è un progetto made in Italy: trattasi di Fimar, azienda comasca che ha sviluppato l’intera propria proposta al Salone attorno all’incontro tra i televisori di nuova generazione e l’arredo casalingo.
La qualità delle soluzioni approntate è immediatamente comprensibile osservando le immagini disponibili nell’apposita gallery, poiché è evidente come il valore aggiunto del meccanismo sia nell’intelligenza con cui è stato affrontato il problema. Un esempio è nel sistema brevettato Ghost: quello che sembra essere un semplice cassettone all’interno di un grosso armadio per camera da letto, infatti, è in realtà il ricovero estraibile per celare un televisore in uno spazio nascosto. L’apertura del cassetto tramite semplice pressione consente di estrarre il vano e orientare il televisore in base alle proprie necessità, per nasconderlo nuovamente con un movimento rapido non appena non se ne ravveda più l’utilità.
Il porta tv estraibile e brevettato Ghost permette di alloggiare un televisore fino a 32 pollici di nuova generazione in posizione sdraiata all’interno dell’armadio occupando un minimo spazio (80×30). L’estrazione del porta tv è assicurata da un meccanismo realizzato su brevetto Fimar montato su solide guide a sfera ad estrazione totale; il rialzo del pannello dove è fissato il televisore si ottiene mediante un pistone a gas facilitando estremamente l’operazione di apertura/chiusura.
I cavi ed eventuali set-top-box sono nascosti nella struttura ed apposite estensioni di telecomando sono state approntate per consentire il controllo del flusso video in qualsiasi condizione di utilizzo.
Al Salone 2014 la Fimar propone anche un vero e proprio armadio da salotto pensato su un concetto simile. In questo caso il televisore non viene però nascosto in orizzontale (per questioni dimensionali, soprattutto), ma viene nascosto all’interno dell’armadio grazie a un perno basculante che consente di far ruotare il supporto verticale fino a un movimento completo di 180 gradi.
Chi intende invece appendere la tv al muro può fare affidamento al cosiddetto Side System, semplice supporto in grado di sostenere la tv, permetterne la rotazione e ruotarne l’asse verticale, il tutto nascondendo ancora una volta tutti i cavi dalla vista per una migliore integrazione del sistema tanto in senso utilitaristico, quanto in termini di design.
Varie le proposte alternative presenti al Salone, ma tutte in difetto di qualche elemento: alcune non permettono una visione corretta del televisore con angolatura accentuata; altri non nascondono i cavi in modo opportuno, o vincolano eccessivamente il tutto all’impianto murario; altri ancora non consentono la rotazione dello schermo, o lo vincolano entro dimensioni predefinite (che dunque non si adattano a qualsiasi situazione).
La forza della proposta Fimar è nel modo in cui il problema è stato affrontato: non si è soltanto messa una pezza a un problema, ma si è presa di petto una necessità emergente del mercato per approntare una soluzione possibile. Si può fare di più? Sicuramente si: ulteriori sistemi di automatismo in grado di muovere il televisore senza operazioni manuali ridurrebbe ulteriormente le frizioni nel rapporto tra l’utente e lo schermo, mentre un ulteriore affinamento dimensionale degli strumenti potrebbe consentire un adattamento ancora migliore ad ogni tipo di arredamento e necessità. Tuttavia è in Fimar che l’innovazione vede da questo punto di vista il passo avanti più importante e l’esposizione approntata al Salone del Mobile 2014 rappresenta quindi in tal senso una vetrina destinata ad attirare la curiosità di quanti, seduti nel proprio salotto, stanno cercando il modo migliore per appendere il proprio nuovo televisore, orientarlo per una migliore visione e celarne i meccanismi per una maggior gradevolezza estetica.