iWatch potrebbe vedere la luce nel mese di settembre. E questa volta l’indiscrezione non deriva da una semplice previsione degli analisti: vi sarebbero elementi ben più consistenti come la consegna dei primi circuiti. È quanto rivela DigiTimes nel suo ultimo report, con l’analisi di alcuni rapporti virtuosi tra alcune aziende cinesi e Apple.
Sebbene la testata non sia propriamente nota per la sua affidabilità, DigiTimes spiega come Zhen Ding Technology Holding, Flexium Interconnect e Career Technology – società esperte nella produzione di circuiti stampati flessibili – abbiano consegnato a Cupertino i sample preliminari per la produzione di iWatch. Una produzione che dovrebbe essere ufficializzata a breve per un lancio del dispositivo nel Q3, probabilmente a settembre.
Stando a quanto rivelato, le tre aziende starebbero cercando fondi per ampliare i loro impianti così da poter sostenere l’enorme mole di circuiti richiesta da Apple. Si stima che la produzione raggiunga il picco al termine dell’estate, per continuare senza sosta per tutto il corso del 2015.
Zhen Ding, già in ottimi rapporti con Apple tanto da essere uno dei massimi fornitori di circuiti flessibili, avrebbe intenzione di investire 100 milioni di dollari per sopperire agli ordini inerenti a iWatch, iPad e agli iPhone 6 dai display più grandi. Flexium è pronta a sborsare dai 50 ai 66 milioni allo stesso scopo, mentre Career avrebbe già stanziato 33 milioni di dollari.
L’indiscrezione va di pari passo con un altro rumor emerso sullo smartwatch di Cupertino: il device sarà quasi completamente prodotto da Quanta Computers, azienda che sarebbe già in contatto con i tre fornitori di componenti poc’anzi citati. Il dispositivo, così come rivelato nella giornata di ieri, potrebbe includere uno speciale chip biometrico per la rilevazione di battito cardiaco, pressione, temperatura, livello di idratazione ed esposizione ai raggi UV. Il design, invece, dovrebbe vedere l’inclusione di un vetro in cristallo di zaffiro, attualmente in produzione negli impianti di GT Advanced in quel di Austin. È ancora mistero, invece, sulle capacità software dell’orologio intelligente e sulla soglia di prezzo con cui verrà proposto al grande pubblico.