Jan Koum, CEO di WhatsApp, aveva di recente affermato che l’azienda stava studiando una nuova strada di collaborazione con i carrier. Strada che è stata trovata in Germania grazie ad una partnership con l’operatore E-Plus che ha portato alla commercializzazione delle prime WhatsApp SIM. Trattasi di schede prepagate del valore di 10 euro che oltre ad offrire chiamate a 9 centesimi al minuto e SMS a 9 centesimi, offrono un uso illimitato dell’applicazione WhatsApp, questo nonostante non sia incluso un vero e proprio piano dati.
Inoltre, al costo di altri 10 euro, le WhatsApp SIM offrono un pacchetto di 600 credi che possono essere utilizzati per chiamare, mandare messaggi o navigare su internet. Per ogni credito, gli utenti potranno usufruire di un minuto di chiamate o un SMS o di 1 MB di internet. Ovviamente il traffico in entrata ed in uscita da WhatsApp non andrà ad erodere nessun genere di credito essendo incluso nell’offerta complessiva. Un’iniziativa davvero interessante perché l’accordo con un operatore di telefonia mobile consente di trasformare WhatsApp quasi in una sorta di operatore virtuale.
Non è però chiaro se nel costo della SIM sia compreso o meno il canonico mini abbonamento annuale di 99 centesimi per l’utilizzo del servizio di messaggistica. Non è chiaro inoltre cosa succederà quando WhatsApp introdurrà i servizi di chiamate, se esse cioè saranno sempre comprese o se andranno pagate a parte.
Con questa partnership, WhatsApp tenta anche di posizionarsi in maniera diversa, facendo un balzo di qualità, almeno a livello di immagine, da un semplice servizio di messaggistica, ad un prodotto legato ai servizi di telefonia di un importante brand. Un test che servirà anche per sondare la risposta degli utenti in vista di un lancio allargato anche ad altri Paesi per diventare magari davvero in futuro un vero MVNO.