Si è parlato più volte delle potenzialità che un dispositivo come Google Glass può offrire in ambiti ben diversi da quelli prettamente ludici o di intrattenimento. In particolare, oltreoceano alcune strutture ospedaliere stanno già testando gli occhiali di Mountain View in sala operatoria e presto lo stesso avverrà anche in Italia. Il primo centro del nostro paese a farlo sarà l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano.
L’annuncio è stato diramato poco fa, insieme ad alcuni dettagli sull’iniziativa. In un primo momento il device sarà impiegato esclusivamente per la formazione del personale medico, che in una seconda fase potrà iniziare a sfruttarne la tecnologia durante gli interventi. I benefici principali riguardano la possibilità di visualizzare dati clinici sul paziente direttamente all’interno del campo visivo, grazie alla lente equipaggiata, condividendo il proprio punto di vista con colleghi e studenti che non devono necessariamente trovarsi nella stessa stanza, sfruttando la fotocamera integrata. Tutto questo ovviamente senza dover interrompere l’operazione, con pieno supporto ai comandi vocali.
L’addestramento coinvolgerà inizialmente il corso di emodinamica e cardiologia interventista. Queste le parole della responsabile Patrizia Presbitero, riportate poco fa sulle pagine di Adnkronos.
Avere il punto di vista del medico impegnato in un delicato intervento chirurgico, soffermarsi sui movimenti delle sue mani e osservare quello che gli sta intorno in sala, dai monitor allo staff di infermieri che lo supportano, ha un’importante finalità didattica e formativa. Dà infatti un’idea molto chiara di come un operatore esperto si muove, dei suoi gesti e di quello che osserva durante un intervento complesso.
Il progetto è stato reso possibile dalla collaborazione con Rokivo e Vidiemme, due delle aziende che per prime hanno portato nel nostro paese i prototipi di Google Glass, fino a pochi giorni fa disponibili esclusivamente per i membri del programma Explorer, ieri invece venduti liberamente negli USA per 24 ore.
Il primo step prevede dunque la formazione, per abituare il personale medico a questo nuovo tipo di tecnologia, dopodiché si potrà pensare ad estenderne l’impiego anche alle situazioni di emergenza, come supporto utile per risparmiare tempo e di conseguenza agire in modo tempestivo ed efficace quando si tratta di salvare delle vite. Gli anestesisti, ad esempio, potrebbero conoscere le condizioni e i parametri (battito cardiaco, pressione e saturazione) del paziente in tempo reale durante un intervento rianimatorio, ancor prima di giungere sul posto. Di seguito la dichiarazione del direttore sanitario Michele Lagioia.
Il chirurgo, durante l’intervento, si troverà facilitato nella consultazione delle informazioni relative al paziente grazie ai dati proiettati sulle lenti dei Glass, che gli permettono anche di concentrare maggiormente l’attenzione su alcuni parametri, ritenuti in quel momento di particolare aiuto.
Ovviamente giocheranno un ruolo importante anche le applicazioni, che grazie agli strumenti messi a disposizione da Google agli sviluppatori potranno sfruttare al meglio le peculiarità degli occhiali per fornire le informazioni giuste al momento giusto, facilitando così la collaborazione e l’interazione tra i membri dello staff medico.