Il primo smartphone di Google per l’ambizioso Project Ara si chiamerà Gray Phone e sarà disponibile sul mercato a gennaio del prossimo anno, al prezzo particolarmente aggressivo di 50 dollari circa. Lo ha annunciato il leader del progetto, Paul Eremenko, durante la conferenza dedicata agli sviluppatori che ha avuto luogo nelle scorse ore.
Una delle prossime innovazioni nel settore della telefonia mobile ha dunque finalmente una data di uscita, ed è peraltro piuttosto vicina. Il primo telefono «si chiama Gray Phone perché è destinato ad essere di un noioso grigio per convincere la gente a personalizzarlo», ha spiegato il responsabile del progetto Ara, ma non sarà l’unico dispositivo in arrivo.
Project Ara è il primo passo di Google verso un futuro in cui le componenti hardware di un dispositivo potranno essere acquistare da uno store online come Google Play: le persone potranno infatti scegliere le componenti fisiche del telefono e cambiarle a proprio piacimento con la stessa facilità con cui è possibile scaricare ad esempio una nuova applicazione, ed è per tale motivo che – se avrà successo – potrebbe cambiare per sempre il modo in cui le persone percepiscono e interagiscono con i telefoni cellulari.
I telefoni Ara supporteranno Android e i relativi driver per il sistema operativo saranno rilasciati nel mese di dicembre, ovvero prima del debutto sul mercato di Gray Phone. «È vero che Android non supporta l’hardware dinamico, ma la buona notizia è che siamo di Google», ha ironizzato Eremenko, dunque la casa statunitense affronterà proprio questo aspetto come uno degli ultimi compiti prima che Project Ara sia pronto per il pubblico.
Google ha recentemente rilasciato un Modular Development Kit (MDK), ovvero un kit di sviluppo per i telefoni modulari tramite cui ha mostrato i primi endoscheletri: saranno tre (di diverse dimensioni) e dureranno per cinque o sei anni, ha dichiarato Eremenko durante la conferenza, quindi di più rispetto ai device attualmente nei negozi. Le componenti resteranno fissate al corpo tramite dei magneti elettro-permanenti e utilizzeranno lo standard UniPro per comunicare l’una con l’altra. L’idea potrebbe rivoluzionare il modo in cui si vendono i telefoni: invece di doverne acquistare uno del tutto nuovo per tenersi a passo con i tempi, un utente potrebbe semplicemente scegliere una (o più) componente da sostituire, acquistarla online e cambiarla da sé.
Ci sono altre due conferenze Ara in programma per i prossimi mesi: la prossima si terrà a luglio, e poi a settembre. Proprio in queste occasioni la casa statunitense condividerà ulteriori informazioni sul peculiare progetto.