Yahoo! vuole più spazio su iOS e, per farlo, avrebbe deciso di corteggiare e lusingare Apple finché non avrà ottenuto il fatidico sì. L’impresa appare però fin troppo ardua, tanto che un chiacchierato matrimonio rischia d’essere più fulmineo di un fidanzamento estivo. Ma qual è l’argomento di un’unione che Yahoo! spera sia strategica? Eliminare Google come motore di ricerca di default in iOS 8.
È nientemeno il CEO Marissa Mayer, così come Re/Code riporta, a voler investire ingenti energie nel convincere Apple a dare la stoccata finale al rivale Google, dopo l’eliminazione delle Mappe e lo scaduto contratto per l’app di YouTube.
Dalla parte del motore di ricerca più popolare degli anni ’90, oggi eterno secondo, vi sarebbero delle funzioni che Cupertino già sfrutta in esclusiva sul suo sistema operativo mobile: il meteo, alcune widgets del Centro Notifiche di iOS 7 e alcune informazioni di base per Siri, come lo sport. Ma anche sull’assistente robotico Yahoo! arriva seconda, perché Siri fa largo affidamento a Bing di Microsoft.
In realtà tutti i principali motori di ricerca, compresi proprio Yahoo! e Bing, sono disponibili su Safari Mobile nell’apposito campo, basta modificare quello di preferenza dalle impostazioni. Come opzione di default, ovvero qualora l’utente decida di non manifestare alcuna variazione, si ha però Google. E la scelta, nonostante la rivalità con il padre di Android, ha un suo perché: si tratta pur sempre del search engine più completo, il più gettonato e il più ricco di funzioni contestuali e ottimizzate anche per l’ambiente mobile.
Stando a quanto riportato, il CEO vorrebbe fare affidamento sui suoi buoni rapporti con la dirigenza Apple, tra cui il designer di punta Jonathan Ive, con cui avrebbe già discusso poiché suo caro amico. La strada appare però in salita e tutt’altro che priva di ostacoli: il motore di ricerca di Google è ormai ubiquitario e imprescindibile per la navigazione sul Web, evitare di utilizzarlo di default rischia di essere un suicidio per la Mela: milioni di utenti sarebbero pronti a passare da Safari a Chrome per iOS. A quanto pare, infatti, il consumatore medio sarebbe più incline al cambio del browser che alla modifica delle impostazioni di base dell’applicazione già disponibile.