«L’Italia esce dalla watch list dopo venticinque anni in cui venivamo considerati un Paese critico per quanto riguarda la protezione dei diritti e la tutela del copyright»: con queste parole Marco Polillo, Presidente di Confindustria Cultura Italia, ha riassunto quanto contenuto nel Rapporto Special 301, documento annuale con cui l’ufficio del commercio statunitense (USTR) che analizza la situazione internazionale in tema di proprietà intellettuale.
Il rapporto valuta lo stato dei fatti e le iniziative intraprese per combattere la pirateria, tema nel quale l’Italia da tempo si contraddistingue in termini negativi tanto per i problemi apportati sul mercato, quanto per un atteggiamento spesso lassivo da parte delle istituzioni nel dar vita a battaglie vere di prevenzione e lotta contro la contraffazione. Qualcosa però è cambiato rispetto al passato ed è su questo che puntano i riflettori le parole di Marco Polillo. Il nuovo Regolamento AGCOM e una legge che conferma la rilevanza penale dei reati in tema di proprietà intellettuale, infatti, delineano un nuovo corso che i titolari dei diritti avvertono come maggiormente garante dei diritti acquisiti:
Una decisione importante e un riconoscimento all’Italia che in quest’ultimo anno si è distinta con misure concrete e innovative per contrastare la pirateria e assicurare protezione al lavoro intellettuale. Come Industria Culturale Italiana abbiamo seguito molto da vicino questi interventi e siamo pienamente soddisfatti che questi passi avanti vengano apprezzati anche all’estero.