Lo scorso anno le strade di San Francisco han visto protagonista un insolito Mark Zuckerberg in versione ballerina, quest’anno è il turno della mela morsicata. Apple parteciperà infatti al Gay Pride della città californiana, con delle iniziative ufficiali pensate per i dipendenti e per i simpatizzanti del marchio di Cupertino.
Dopo un biennio di intense battaglie che hanno visto Apple in prima linea per il riconoscimento istituzionale dei diritti LGBT, è giunto il momento dei festeggiamenti. Tramite una comunicazione interna inoltrata a tutti i dipendenti, la dirigenza Apple ha invitato l’intero personale a prendere attivamente parte al prossimo Gay Pride di San Francisco, previsto a partire dal 28 giugno. L’azienda promette di offrire dei servizi di intrattenimento e ristoro per tutti i dipendenti LGBT, le loro famiglie e i supporter, a cui farà seguito la distribuzione di speciali magliette pensate per l’occasione e altri gadget a tema. Accanto alla mela morsicata, così come ormai consuetudine, è molto probabile che scendano in campo anche Google, Facebook e molti altri big della Silicon Valley.
Da sempre la Mela è attenta alle istanze e alle esigenze della comunità LGBT, ma è con la dirigenza di Tim Cook che il gruppo ha deciso di premere il piede sul pedale dell’acceleratore, spesso sfidando apertamente politica e istituzioni. Lo scorso anno, ad esempio, l’azienda di Cupertino ha fortemente insistito affinché la Corte Suprema eliminasse quelle barriere legislative che avrebbero potuto minare l’esistenza dei matrimoni omosessuali, nel contempo ha richiesto delle norme più restrittive per porre fine al problema delle discriminazioni sul lavoro. E non solo in fatto di orientamento sessuale, ma anche di etnia, religione e molto altro ancora.
Lo stesso Tim Cook ha più volte appoggiato apertamente la causa dei diritti rainbow, parlando apertamente della responsabilità sociale delle aziende nella protezione della dignità umana. Il CEO ne ha discusso senza mezzi termini durante una premiazione alla Auburn University, l’ateneo dove si è laureato, e l’ha ribadito in un recente editoriale per il Wall Street Journal:
«Per come la vediamo, abbracciare l’individualità delle persone è una questione di basica dignità umana e di diritti civili. Ed è anche importante per la creatività che guida il nostro business. Abbiamo scoperto che, quando le persone si sentono valorizzate per quello che sono, raggiungono quella serenità e quella fiducia per realizzare il miglior lavoro della loro vita».
L’ultima azione pubblica del gigante dell’informatica risale a pochi mesi fa, quando Apple si strenuamente opposta all’approvazione in Arizona – stato dove ha di recente aperto i suoi impianti di produzione statunitensi – di una proposta di legge discriminatoria nei confronti delle coppie omosessuali. E proprio grazie al caso mediatico che la Mela ha contribuito a generare, la proposta in questione ha subito una netta stroncatura.