Apple ha rilasciato ieri un aggiornamento per la versione iCloud di iWork, il pacchetto per la produttività d’ufficio targato mela morsicata. L’intento palese è quello di colpire i competitor rendendo questi strumenti particolarmente appetibili sulla nuvola, forse in una sorta di eterna rincorsa del rivale Google. E, così, via libera a una maggiore potenza per la gestione di grandi documenti e alla possibilità di collaborare con i propri contatti.
Per quanto si tratti di una versione cloud e gratuita, il pacchetto iWork su iCloud ha sempre stupito l’utenza, data l’interfaccia facile da usare e le feature che non fanno rimpiangere il pacchetto per desktop o device iOS. Apple ha però deciso di premere con il piede sull’acceleratore, forse per rendere più affascinante il progetto ai consumatori: da oggi si possono gestire dei macro-documenti dalle dimensioni fino a 1 GB, a cui si aggiunge la possibilità di creare file collaborativi con il supporto di 100 colleghi.
Le novità, che si applicano indistintamente per i tre Pages, Number e Keynote, comprendono degli strumenti di indubbio interesse. Fra i tanti, si elenca:
- Gestione di documenti fino a 1 GB di dimensione;
- Collaborazione fra 100 utenti;
- Grafici bidimensionali e interattivi;
- Nuovi schemi colore;
- Supporto alle immagini in alta risoluzione fino ai 10 MB di grandezza;
- Formattazione avanzata per i grafici.
In aggiunta a queste caratteristiche, Pages è stato abilitato all’esportazione di documenti ePub, così come della gestione degli oggetti in più livelli. Number, oltre a nuove tonalità per le tavole, è ora in grado di salvare dati nel formato CSV. Novità minori invece per Keynote, con l’introduzione di uno switch per abilitare o rimuovere la numerazione di pagina durante la presentazione delle slides.
Sebbene non sia ovviamente né ufficialmente dichiarato, gli sforzi che da mesi Apple sta accordando al progetto iWork si possono inserire in una strategia di conquista dei consumatori. In fatto di tool d’ufficio online e gratuiti, il rivale impossibile da battere è Google, che con i suoi Google Docs e Google Drive detiene la più ampia fetta del mercato. La Mela, ancora molto lontana dal bissare il successo del concorrente, vuole quindi dimostrare come la propria suite non tema rivali, almeno sulla nuvola.